Referendum, Sel: "Sì all'ambiente, Sì allo sviluppo economico"

Sinistra Ecologia Libertà di Castelfiorentino chiama e invita tutti i cittadini ad andare a VOTARE SI al Referendum che si terrà domenica 17 aprile . Si vota per non permettere che chi è autorizzato ad estrarre petrolio nel mare italiano lo possa fare senza dover rendere conto a nessuno per sempre, con una concessione che avanti per 10, 100 o 1000 anni. Il voto è un diritto ma anche un dovere: è scandaloso, se non addirittura anticostituzionale, che il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, inviti all’astensione. Noi di SEL crediamo che la partecipazione democratica sia sempre e comunque l’essenza della democrazia. In questo sappiamo di non essere soli.

Questo referendum  costa 350 milioni di euro, che sono tanti, troppi: si potevano utilizzare per scuole e ospedali, bastava solo fare una politica che sapesse unire lo sviluppo economico alla tutela del territorio e del mare. Accorpare il referendum alle elezioni amministrazioni amministrative avrebbe diminuito i costi ed aumentato la partecipazione dei cittadini, ma tutto questo probabilmente non era interesse dell’attuale Presidente del Consiglio, né delle compagnie petrolifere, la francese Total per prima.

Noi ci domandiamo: rendono di più e durano più a lungo nel tempo un mare pulito, ricco di pesci e invitante per il turismo, o delle trivelle piazzate davanti alle spiagge? Non ci è bastato quello che è successo negli Stati Uniti, dove il petrolio uscito dalle trivellazioni in mare ha inquinato irrimediabilmente tutto il Golfo del Messico? Per tutto questo chiediamo di andare a votare e di votare SI. Non è vero che questo provvedimento del governo porterà lavoro e ricchezza la nostro paese.

Ce lo dice chiaramente l'indegna telefonata che alle 3 di notte il Ministro dello Sviluppo Economico ha fatto fare ai rappresentanti della compagnia petrolifera Total, per rassicurarli che i loro interessi -non quelli pubblici- erano stati tutelati dal Governo Renzi. Il petrolio che si andrà ad estrarre, senza controlli, sarà poco e finirà all’estero, mentre la nuova occupazione sarà quasi nulla. Chi sa poi che le tasse pagate allo stato da chi estrae petrolio sono tra le più basse del  mondo? Noi di SEL vogliamo che si intraprendano tutte le strade possibili per un rilancio economico del nostro paese, senza però asservirlo agli interessi privati, in questo caso poche compagnie petrolifere straniere.

Alla fine, una domanda: quanta buona occupazione si avrebbe puntando davvero sulle energie alternative? Noi di SEL pensiamo sarebbe molta, noi di SEL vogliamo una risposta da chi non la pensa come "noi".

 

Iscritti e simpatizzanti SEL di Castelfiorentino

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