Paura in Sudan per la giornalista Nuria Biuzzi e il suo cameraman: fermati e poi rilasciati

Nuria Biuzzi (foto gonews.it)

Brutta avventura in Sud Sudan per la giornalista empolese Nuria Biuzzi dell'emittente televisiva toscana Rtv38 e per il suo cameraman Cristian Gonnelli, rientrati oggi in Italia. Lo scorso giovedì, subito dopo l'arrivo a Yambio nello stato dell'Equatoria Occidentale per seguire la missione del Movimento Shalom, la Ong con sede a San Miniato (Pisa) presente in 19 paesi africani, decisa ad iniziare la sua attività anche in uno dei paesi più difficili del mondo, i due sono stati arrestati.

"Eravamo appena entrati nel mercato del paese quando siamo stati fermati da due uomini armati in abiti civili - racconta la giornalista - che hanno cercato di prendere con la forza la nostra telecamera. Abbiamo provato a spiegare loro che eravamo arrivati dall'Italia per accompagnare due sacerdoti del Movimento Shalom, invitati dal vescovo della diocesi di Tombura Yambio, Eduardo Hiboro, ma non ci hanno ascoltato. Ci hanno costretti a uscire dal mercato con metodi brutali, ci hanno portato di nuovo lungo la strada e, a quel punto, contro la nostra volontà ci hanno letteralmente strappato di mano la telecamera. Finché un pick up - aggiunge la cronista - è arrivato a velocità folle, siamo stati spinti sul retro e portati nella centrale operativa della sicurezza nazionale. Interrogati, abbiamo ancora una volta spiegato le ragioni del nostro viaggio. Dopo diverse ore siamo stati rilasciati, grazie all'intervento del vescovo della diocesi sud sudanese".

Il racconto in anteprima di quanto successo, domani (sabato 9 aprile) alle 19,30, nel tg di RTV38 unica tv occidentale presente allo storico accordo di pace tra il Governo del Sud Sudan e i ribelli della Equatoria occidentale. A partire dal prossimo lunedì, tutte le sere nel tg di Rtv38 alle 19,30, sarà poi trasmesso il diario di viaggio realizzato - appunto - dall'emittente televisiva, in collaborazione con il Movimento Shalom, tra il Sud Sudan e l'Uganda. Immagini in esclusiva anche del campo profughi di Makpando dove vivono 5 mila rifugiati.

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