Degrado nel 'retro' di piazza Rossa a Ponte a Egola: l'amministrazione risponde

(foto gonews.it)

Piazza Guido Rossa a Ponte a Egola (San Miniato) è stata poeticamente raccontata nell'omonimo libro di Pilade Cantini, paragonandola alla piazza Rossa di memoria sovietica. Ma la realtà dei fatti, secondo quanto affermano alcune persone che lavorano nei pressi della frazione, non è così splendente.

Alcuni lavoratori all'interno del 'palazzo di vetro' che si staglia sul tradizionale campo di gara del Palio del Cuoio hanno voluto segnalare che "il prato fino a poco tempo fa veniva tagliato sotto nostra commissione. A ottobre 2015 dopo varie chiamate è stato fatto un sopralluogo da parte dell'assessore Guazzini per vedere i problemi che abbiamo. Siamo ad aprile, è già estate e ancora gli interventi non sono stati fatti. Non solo: il prato è tagliato per metà perché alcuni condomini non vogliono investire di tasca loro e stanno aspettando gli operai del Comune".

Il degrado aumenta se si va a vedere il retro dell'edificio: piene le scritte sui muri e anche per terra. E se si affaccia lo sguardo verso via Diaz, l'occhio non può non cadere sulla zona recintata di un'ex conceria, adesso diventato un bosco nella città. La proprietà in questo caso non è pubblica ma della Coop, che a fianco ha il suo centro 'La Risorta'.

Abbiamo chiesto spiegazioni all'assessore ai lavori pubblici Manola Guazzini: "La programmazione degli interventi di pulizia delle aree a verde c'è, siamo solo un po' lunghi nei tempi degli interventi. Ricordo che già tanto è stato fatto per quell'area: un investimento importante nell'illuminazione che comprendeva anche via Savonarola". Si parlerebbe di pochi giorni prima che gli operai intervengano "nelle aree verdi con i giochi per i bambini", mentre "da lunedì la manutenzione partirà anche alle scuole".

Sulle scritte sui muri, l'assessore chiederà conferma sulla proprietà: "Se le scritte sono su parti private, manderemo delle raccomandazioni affinché vengano pulite dai muri". Sul terreno della Coop "già sono state mandate lettere insistendo sul controllo di quella zona verde".