Il cardinale Betori a Santa Maria Maddalena e a Sagginale nel weekend

Domani, sabato 2 aprile alle 10.30 nel Monastero di Santa Maria Maddalena de’ Pazzi il card. Betori presiederà la santa messa per l’apertura delle celebrazioni per i 450 anni dalla nascita.

S. Maria Maddalena era nata il 2 aprile 1566 dalla nobile famiglia fiorentina Pazzi e a diciassette anni entrò nel convento delle monache carmelitane di Santa Maria degli Angeli. La mistica fiorentina dedicò la sua vita all’ascolto della Parola di Dio, le sue parole e la sua vita, provata da gravi malattie, costituiscono una grande testimonianza di fede. Per circa vent'anni fu impegnata silenziosamente nella preghiera e nel lavoro proprio della vita monastica. Morì il 25 maggio del 1607. Beatificata nel 1626, fu proclamata Santa da Clemente IX il 28 aprile 1669. Le spoglie di Santa Maria Maddalena de’ Pazzi riposano nel monastero di Careggi dove sono state venerate da santi e testimoni della fede: da Teresa di Lisieux a Giorgio la Pira, da S. Giovanni Bosco a don Milani.

Sempre domani, sabato 2 aprile alle 16.30 l’Arcivescovo Betori sarà in Mugello a Sagginale, frazione di Borgo San Lorenzo, per la Dedicazione della nuova chiesa di San Cresci e Sacra Famiglia.

La realizzazione della nuova chiesa si è resa necessaria dato che la precedente risalente agli anni ’60 aveva forti criticità strutturali che non ne rendevano possibile e ragionevole la ristrutturazione.

La nuova chiesa è stata costruita grazie al contributo fondamentale dei fondi 8 per mille destinati alla Chiesa cattolica dai contribuenti italiani e stanziati dalla CEI per la nuova edilizia di culto.

Il nuovo edificio, su progetto dell’architetto Giuseppe Ulivi, utilizza i materiali tipici della tradizione costruttiva locale come la pietra, il cotto e il legno. All’interno dello spazio liturgico sono state collocate due opere del maestro Enrico Savelli: una scultura in marmo raffigurante la Sacra Famiglia e la Via Crucis in vetro fuso.

Da segnalare la grande apertura absidale rivestita in onice che scherma e filtra la luce naturale, offrendo un effetto molto suggestivo, e la grande parete in pietra sul lato est. (In allegato una foto)

 

Fonte: Arcidiocesi di Firenze - Ufficio Stampa

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