
Alcune buone notizie ma come contraltare una situazione generale nell'Empolese Valdelsa in declino. Così la Cgil del circondario fotografa questi primi tre mesi del 2016: presenti Silvia Mozzorecchi, segretaria Filctem Cgil, Rossano Rossi, segretario Cgil, e Giuseppe Dentato, Filctem Cgil.
Le buone notizie - Alla Azadora di Montelupo, azienda di abbigliamento con 46 dipendenti tra cui molti stranieri, ma dalla proprietà italiana, per la prima volta si sono tenute le elezioni per la Rsu nelle quali sono stati eletti con il 76% dei votanti come rappresentanti sindacali due stranieri, il cinese Yang Jianguang conosciuto come Mario e l'inglese Nicholas Paul Cirri conosciuto come Nicola. Per la prima volta nella provincia di Firenze c'è un rappresentante cinese. "Si parla tanto di dividere i popoli ma in quell'azienda si fa integrazione", commenta la Mozzorecchi. L'altra notizia è l'aumento di 500 unità degli iscritti alla Cgil Empolese Valdelsa, che si attesta oltre le 30mila tessere.
Le cattive notizie - Le difficoltà nel territorio riguardano soprattutto le aziende artigiane. Su circa 10-15 aziende, per 100 aziende, le difficoltà sono fortissime: le possibilità di entrare con la cassa integrazione in deroga al massimo di tre mesi (e i pagamenti in ritardo che ne derivano), oltre alla sospensione della Ebret, non più utilizzabile fino al 1° luglio. "Le aziende non sanno più che cosa usare per non mandare a casa i lavoratori", commenta Mozzorecchi. A questo si va a sommare l'obbligo di terminare le ferie prima di utilizzare la Cig in deroga: "Alcune aziende sfruttano le ferie ancora da maturare, col risultato che in periodi in cui il lavoro calerà non sappiamo cosa potranno inventarsi le ditte", conclude.
Questi numeri in solitaria non fanno notizia come la Guess, ma la somma di questi numeri raggiunge le centinaia di lavoratori in pericolo.
L'onda sta travolgendo anche le aziende industriali: con le penali derivanti dal Jobs Act per l'utilizzo della cassa integrazione, molte ditte anche di grandi dimensioni preferiscono dare le ferie o mandare a casa i lavoratori. L'ipotesi di corsi di formazione per sfruttare il tempo di inattività è da dimenticare, considerando i costi ulteriori che ne deriverebbero.
"Le grandi aziende come Irplast e Magis hanno avuto anche utili nel corso dello scorso anno, ma le assunzioni si contano sulle dita di una mano", commenta Dentato. Sempre per lui "servono investimenti sul nostro territorio, non il Jobs Act".
Sul settore abbigliamento entrano in gioco anche altri fattori importanti: "Con un inverno così caldo la produzione manifatturiera invernale è rimasta invenduta. A maggio dopo la consegna dell'estivo potrebbe esserci poco da produrre", afferma Mozzorecchi. Così che la vicenda si protrarrà fino all'autunno minimo.
Come Volevasi Dimostrare - La sigla CVD viene citata dal segretario Rossi: "Avevamo già ipotizzato questo risultato agli albori della legge sul lavoro e così è stato, gli effetti del Jobs Act sono miserrimi, i costi sono stati alti, 13 miliardi di soldi pubblici sulle spalle di noi contribuenti". Che conclude lapidario: "Il governo attuale è il peggiore che ci sia mai stato, e dico questo sulla base dei numeri".
- Silvia Mozzorecchi (foto gonews.it)
- Giuseppe Dentato (foto gonews.it)
- (foto gonews.it)
- Rossano Rossi (foto gonews.it)
- Da sinistra Silvia Mozzorecchi, Rossano Rossi e Giuseppe Dentato (foto gonews.it)
Elia Billero
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