I dipendenti della Guess si rivolgono a Belen: "Aiutaci tu". Presidio in via Cavour

Guess delocalizza in Svizzera alcuni settori, nella sede di Firenze rischiano il posto di lavoro in 90: i lavoratori, dopo gli scioperi e i presìdi, sono in assemblea permanente e domani giovedì 24 marzo saranno in presidio dalle 10 alle 12 con la Filctem Cgil (in via Cavour 1 a Firenze), in concomitanza con la riunione dell'unità di crisi sulla vertenza (prevista per le 10). L'azienda attualmente sta continuando con un approccio individuale nei confronti dei lavoratori in vista di un trasferimento in Svizzera, approccio che la Filctem Cgil respinge con forza. I lavoratori hanno anche inviato una lettera aperta al CEO di Guess Victor Herrero per sensibilizzarlo sulla loro situazione (sotto, il testo).

E' partito anche un appello a Belen Rodriguez, testimonial del brand: “Abbiamo chiesto a Belen di solidarizzare con noi aiutandoci a rendere pubblica la nostra situazione”. A raccontarlo è Sara Pratesi, una delle 90 dipendenti a rischio licenziamento. Una testimonianza diretta rilasciata in radio a Stanza Selvaggia. Ha aggiunto Pratesi: “A lei non chiediamo di prendere una posizione o di compromettere in qualche modo il suo rapporto con i vertici aziendali, né di rinunciare al suo contratto. A Belen abbiamo chiesto solo di solidarizzare con noi aiutandoci a rendere pubblica la nostra situazione”.

LA LETTERA AL CEO HERRERO

I lavoratori di Guess invitano l’attuale C.E.O. Victor Herrero a una riflessione sul futuro dell’azienda. Recentemente l’azienda ha comunicato la decisione di delocalizzazione l'intero comparto stile e prodotto dall’attuale sede di Firenze alla sede Svizzera, tale decisione comporterà la perdita di 90 posti di lavoro a Firenze. I lavoratori di Guess Firenze intendono dissuadere la direzione aziendale dal proseguite sulla via della delocalizzazione e rivolgono un invito a Victor Herrero chiedendogli di riflettere sulla storia, di un’azienda Americana, che in grande parte è stata scritta in Italia. Guess è un perfetto esempio di come, nel mercato della moda, il connubio tra la dinamicità Americana e lo stile Italiano, grazie al quale il marchio ha acquisito una visibilità sul mercato, possa fare la differenza. Venti anni fa l’azienda realizzò un grande investimento in Italia, furono portate nel nostro paese le funzioni strategiche dell’azienda, in primis lo stile, nei dieci anni seguenti Guess ha realizzato una forte crescita di valore del marchio e di fatturato, sbaragliando la concorrenza e conquistato quote di mercato con maggiore valore aggiunto. Attualmente l’azienda ha comunicato la decisione di delocalizzare in Svizzera le funzioni stile e prodotto i lavoratori Italiani ritengono tale decisione assolutamente sbagliata e sono certi che in Svizzera Guess non troverà le competenze necessarie al proprio progetto. L’Italia e Firenze sono un sorta di Silicon Valley della moda e del gusto, la scelta di Guess sarebbe paragonabile alla delocalizzazione del centro di sviluppo del software di Appel dalla California al Canada, lo stile è il core business di Guess, ne è il software, che contraddistingue il prodotto rispetto alla concorrenza, fidelizza il consumatore e lo spinge a fare l’acquisto. Negli ultimi anni Guess ha avviato una politica di riduzione delle spese che col tempo ha inciso anche sulla qualità e la riconoscibilità del prodotto, una politica a senso unico, di puro risparmio dei costi che, nel medio periodo, ha eroso la fiducia dei consumatori ha inciso negativamente sul fatturato. Per questo motivo i lavoratori chiedono al C.E.O. di rivedere i piani strategici dell’azienda e, in questo senso, intendono rivolgere un appello anche agli investitori di Guess, che dovrebbero essere interessati a tali scelte strategiche; caro sig. Herrero lo stile di Guess deve rimanere in Italia! Invitiamo anche gli azionisti ha farsi sentire nei confronti dei vertici mondiali dell’azienda; chiediamo insieme, a gran voce, la presentazione di un piano industriale di crescita della struttura italiana in grado di rafforzare lo stile e la qualità del prodotto, che ridia fiducia ai lavoratori, agli azionisti e ai clienti di Guess! Intraprendiamo una nuova sfida che sia in grado di rilanciare l’immagine del marchio nel mondo, un piano che scommetta su Firenze la “Silicon Valley” della Moda in Italia.

Monni (Pd): "Guess deve rimanere a Firenze"

"La Guess deve rimanere a Firenze. E' anche grazie alle competenze trovate sul territorio fiorentino che l'azienda è riuscita a sviluppare prodotti di alta fascia ed è fuori dal mondo scaricare tutto questo con la delocalizzazione in Svizzera". Lo afferma il consigliere regionale Pd Monia Monni in merito ai 90 posti di lavoro a rischio per la decisione dell'azienda di delocalizzare a Lugano (Svizzera) le funzioni sviluppo, prodotto e stile, finora gestite a Firenze.

"Sono vicina alle lavoratrici ed ai lavoratori dello stabilimento dell'Osmannoro - aggiunge Monni in una nota - e mi sento di annunciare che il gruppo del Partito Democratico in Regione è pronto a fare la sua parte per tutelarli e per far sì che l'azienda rimanga dov'è".

Fonte: Ufficio Stampa Cgil Toscana

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