Banca Etruria, all'esame del pool dei pm la delibera sulla buonuscita dell'ex direttore generale

Il pool di pm guidato dal procuratore di Arezzo Roberto Rossi ha affidato una delega di indagine alla Guardia di finanza per verificare i verbali della seduta del cda di Banca Etruria del 30 giugno 2014 nella quale fu deliberata una buonuscita del direttore generale Luca Bronchi per un milione e 200mila euro. In quella riunione tutto il cda si espresse a favore con un solo astenuto, il consigliere Giovanni Grazzini. Dalla procura di Arezzo, al momento, non emergono conferme dell'apertura di un nuovo fascicolo, che sarebbe il quinto filone d'inchiesta su bancarotta fraudolenta. Si sa solo che la Guardia di finanza di Arezzo insieme ai colleghi di Firenze, in base alla delega, sta effettuando un supplemento di indagine su quella liquidazione da un milione e 200 mila euro concessa proprio dall'ultimo consiglio, presieduto da Lorenzo Rosi e del quale era vicepresidente Pierluigi Boschi.

Il M5s: "Sempre più indifendibile ministro Boschi"
"Le odierne novità giudiziarie su Banca Etruria sono un ulteriore schiaffo nei confronti dei cittadini truffati che rendono la posizione del governo, e in particolare del ministro Boschi, sempre più indifendibile". Lo dicono in una nota io parlamentari del M5s.

Paglia (Sel): " Il ministro Boschi si dimetta"
"Migliaia di persone hanno perso i loro risparmi nel crack di Banca Etruria, grazie alla decisione del Governo di scaricare su di loro anni di cattiva gestione che hanno portato la banca vicino alla bancarotta. Non lo dice Sinistra Italiana ma la Procura, che ha aperto un fascicolo per concorso in bancarotta fraudolenta a carico dei vertici, fra cui il padre del viceministro Boschi. Chi ci ha attaccato quando parlavamo di conflitto di interessi si deve nascondere. Oggi più di ieri la ministra dovrebbe dimettersi".Lo afferma il deputato di Sinistra Italiana Giovanni Paglia, componente della commissione Finanze di Montecitorio.

Malan (Fi): "Il Pd ha difeso i bancarottieri"
"Secondo quanto riportano notizie di stampa gli ex vertici di Banca Etruria, tra i quali figura anche l'ex vicepresidente Boschi, sono indagati per bancarotta fraudolenta. Questa vicenda è nata male e finirà anche peggio: il governo Renzi non può esimersi dalle proprie responsabilità: occorre fare la massima chiarezza sulle premesse e sulle conseguenze del decreto, poi confluito nella legge di stabilità, che salvaguarda non i risparmiatori, ma i dirigenti. Il PD, che usava definirsi 'partito della legalità' e che in nome di essa ha estromesso Berlusconi dal Senato violando ogni procedura, deve spiegare dove sia la legalità e la moralità nel difendere i bancarottieri". Lo dice il senatore di Fi Lucio Malan.

Grimoldi (LN): "Che aspetta la Boschi a dimettersi? "
"Mi domando cosa aspetti il ministro Boschi a rassegnare le dimissioni. Il suo conflitto d'interessi è sempre più grande: come può il padre di un amministratore di Banca Etruria, indagato dalla Procura per bancarotta fraudolenta dopo il crac della banca di cui era vicepresidente, restare ministro di un Governo che prima ha fatto un provvedimento ad hoc per salvare Banca Etruria e ancora oggi non ha varato il decreto per rimborsare i correntisti? È incredibile che la Boschi non prenda atto di questa sua palese incompatibilità ma è ancora più incredibile che lo 'statista europeo' Renzi non l'abbia ancora costretta o convinta a dimettersi ad uscire dal Governo. La priorità per Renzi non può essere quella di difendere la sua amica Boschi ma di tutelare le migliaia di correntisti truffati da quelli come il padre della Boschi, migliaia di risparmiatori disperati che, tra l'altro, non possono nemmeno rivalersi su Boschi padre che si è già spogliato di tutti i suoi beni e per evitare di dover risarcire i correntisti ha fatto sapere di possedere solo un orto. Un orto, ma ci rendiamo conto? E già solo per questo la Boschi avrebbe dovuto farsi da parte da un pezzo. Renzi apra gli occhi e faccia subito dimettere la Boschi". Lo dichiara Paolo Grimoldi, Segretario della Lega Lombarda e deputato della Lega Nord.

Di Maio: "Boschi dia il buon esempio e si dimetta"
"Tutto il PD si dovrebbe dimettere in tronco perché incapace di gestire la cosa pubblica a favore degli italiani. Prima truffano i cittadini e prendono i loro risparmi per regalarli alle banche amiche. Ora bloccano i fondi per le vittime della mafia. Così facendo trasformano tutti gli italiani in vittime di un governo approfittatore e incapace. Il PD si dovrebbe dimettere e la Boschi dovrebbe dare il buon esempio visto che oggi suo padre, Pier Luigi Boschi, è stato indagato per bancarotta fraudolenta nel caso Etruria e dunque questo Governo non può continuare a legiferare sulle banche con un membro così coinvolto: Boschi dimettiti!" Lo dice il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio (M5s).

Fonte: ANa

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