
Farfalle bianche e cromatiche che si posano materiche tra gli alberi, rami che si intrecciano e si alzano verso il cielo alla ricerca, perenne e costante, di un mondo di luce, città che erompono dalla materia e si lanciano verso il visitatore per investirlo della sua essenza più intima. Nel reticolo della vitalità naturale e urbana di Francesco Bruni ogni idea, ogni emozione, ogni reinterpretazione della materia non si perde nel labirinto delle forme ma trova una sua espressione, fondata sullo stretto rapporto tra ambiente e uomo. Come la linfa si ramifica all'interno delle foglie permettendo agli alberi la vita, il sangue percorre e attraversa il sistema arterioso alimentando il corpo umano. L'anatomia del mondo naturale si intreccia e si fonde con la vita reale radiografata nella sua più profonda identità. Un tema che l'artista chiantigiano trasferisce e rappresenta nelle venti opere in mostra tra le sale di Palazzo Malaspina, nell'ambito in occasione dell'evento che lo vede tornare ad esporre nel cuore di San Donato in Poggio dopo venti anni.
“Sentatitolo” è la personale dell'artista chiantigiano, curata da Caterina Pacenti, che apre i battenti sabato 12 marzo alle ore 17,30 e rimarrà aperta fino al 26 aprile. L'iniziativa è organizzata dall'Unione comunale del Chianti Fiorentino e dalla Pro Loco di San Donato in Poggio. In mostra ci sono quindici opere, tra installazioni video e opere pittoriche. Un giro del mondo, sul piano artistico, che Bruni ha deciso di fermare con una tappa chiantigiana nella sua terra di origine.
“L'arte concettuale, ambito in cui opero da diversi anni - spiega Francesco Bruni - è un percorso di ricerca che non ha un punto di arrivo, parto da un'idea, da una sensazione e poi scopro il materiale con cui realizzarlo; dal 2000 lavoro al tema della rappresentazione fisica dell'arteria e alla descrizione cerebrale della natura; utilizzo i materiali più vari e che si rivelano consoni al mio lavoro tra cui legno, specchio, ferro, la mia è una ricerca continua sul ruolo e sulle declinazioni artistiche delle diramazioni vitali che invitano l'osservatore a percorrere un viaggio senza meta e a lasciarsi attrarre e guidare dai segnali che vi si incontrano tra cui le farfalle che evocano e ispirano sensazioni, le città che sono il punto centrale del tessuto urbano”. Per Francesco Bruni la mostra, organizzata dall'Unione comunale, ha un valore particolare perché sancisce il suo ritorno a Palazzo Malaspina. "Sarà l'opportunità di mostrare il mio lavoro ai concittadini, un banco di prova che offrirà nuovi stimoli alla mia profonda passione per l'arte, un linguaggio, una forma di espressione e comunicazione che, a mio vedere, ha ragione di essere se la si condivide".
Per Elena Borri, assessore alla Cultura dell'Unione comunale del Chianti Fiorentino, è un onore accogliere un artista del calibro di Francesco Bruni, autore di opere che hanno fatto il giro del mondo, esposte in alcune delle gallerie e dei musei più prestigiosi del panorama artistico contemporaneo su scala internazionale. Palazzo Malaspina ancora una volta si conferma polo culturale attento alla qualità delle proposte e dedica una personale ad un giovane artista del territorio che crede nell'arte e nei suoi linguaggi e continua ad osare, investendo sulle molteplici potenzialità dell'arte concettuale.
La mostra sarà aperta al pubblico fino al 26 aprile e sarà visitabile nei seguenti orari:
MARZO
Venerdì 16.00 - 19.00
Sabato e domenica 9.30 - 12.30 e 16.00 - 19.00
APRILE
Aperto tutti i giorni tranne il mercoledì 9.30 - 12.30 e 16.00 - 19.00
Ingresso libero. Info: 055 8072338.
Fonte: Ufficio Stampa Associato del Chianti Fiorentino Comuni di Barberino Val d’Elsa, Greve in Chianti, San Casciano in Val di Pesa, Tavarnelle Val di Pesa
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