
E cosi’ anche l’Under 14 termina la prima fase del Campionato. Abbiamo incontrato il loro Coach, Alessandro Mostardi ,per fare un sunto della stagione fino ad oggi.
DC -Primo anno alla Pallacanestro Empoli, primo anno con questi ragazzini under 14 con i quali ci siamo classificati al quinto posto su 10 squadre in un perfetto equilibrio. Che gruppo di ragazzi ha trovato inizialmente e che gruppo è riuscito a plasmare ad oggi?
AM - Con la fine della prima fase, la squadra si è classificata al 5º posto, sono molto soddisfatto di quello che mi hanno fatto vedere i ragazzi dal primo allenamento ad oggi. Dal primo giorno che sono entrato in palestra con questi ragazzi, ho trovato un gruppo che aveva bisogno di essere stimolato, bisognoso di fiducia, di credere nelle loro potenzialitá e di una guida sul campo. Loro mi hanno seguito da subito, con voglia di entrare ancora di più nel mondo della pallacanestro, tutto questo mi è stato reso più facile proprio dai ragazzi, non mancando mai agli allenamenti, dando sempre il massimo ogni volta che mettevano piede in palestra per un allenamento, partita o amichevole, e alla fine da ogni singolo giocatore si é creato quello che volevo, la SQUADRA, pensare da Squadra e non pensare singolarmente ognuno per se. Una delle cose positive é vedere un giocatore infortunato venire in palestra a vedere l’allenamento per stare con i compagni.
DC - Dovendo dare dei voti alla fase difensiva ed a quella offensiva di questa squadra, quali sarebbero secondo lei?
AM-Dal punto di vista tecnico, per quanto riguarda la fase difensiva darei un 8,5 per me la difesa è la cosa più importante, essere aggressivi su tutto il campo ci ha permesso di andare in attacco più velocemente e creare soluzioni più facili, i ragazzi sanno bene che le squadre avversarie quando ci affrontano dovranno durare molta fatica in attacco e dovranno essere sempre messi sotto pressione. Per quanto riguarda l’attacco come voto darei 8, l’attacco nasce dalla difesa, piû siamo aggressivi più é facile andare a segnare in attacco come dicevo prima, non nascondo che qualche volta contro le difese schierate è più chiuse facciamo un pò di fatica, ma sicuramente miglioreremo anche in questo, grazie alla voglia che mettono i ragazzi ogni volta che entrano in palestra. Diamo tempo al tempo.
DC - Secondo lei, quale è stata la migliore performance dei ragazzi nella prima fase appena conclusa e perche’?
AM - La miglior performance di questa ragazzi….. Sono sincero é dura trovarla, perchè durante tutta questa prima fase a parte qualche partita dove proprio non siamo mai scesi in campo mentalmente e fisicamente, abbiamo sempre giocato e vinto partite intense, anche con grandi rimonte nel finale, quindi prenderei le prime due partite che abbiamo giocato, andando per ordine, la prima è stata proprio la prima partita (amichevole) che abbiamo disputato in casa contro San Miniato (Elite) vinta in rimonta negli ultimi minuti e li i ragazzi hanno dimostrato di crederci fino alla fine senza mai mollare la presa. La seconda è stata la prima partita di campionato giocata ad Impruneta, dove siamo partiti male, forse i ragazzi hanno sentito un pò l’emozione della ripresa del campionato, situazioni di gioco nuove dove ci siamo trovati sotto di 18 punti dopo appena dieci minuti di partita… Li i ragazzi hanno tirato fuori l’orgoglio, tanta grinta e il gioco di squadra che ci ha permesso di recuperare punto su punto è arrivare poi al supplementare e vincere la partita. Queste sono le performance che più vorrei ricordare perché poi è diventato il nostro marchio di fabbrica, quello di crederci sempre fino alla fine con grandi, anzi grandissime prove di squadra e fiducia,che durante il campionato ci hanno portato ad altre vittorie molto importanti.
DC - L’eta’ di 13-14 anni è uno dei periodi piu’ critici per un ragazzino. Quanto uno sport come la Pallacanestro puo’ essere d’aiuto agli atleti di questa eta’ e come andrebbe vissuta la squadra e lo spogliatoio da parte loro?
AM- Si diciamo che l’età 13-14 anni è particolare, un momento di crescita importante, dove magari anche un cambio di allenatore può essere visto in modi diversi. La Pallacanestro rispetto ad altri sport aiuta molto, perché se si riesce a creare un gruppo dove non ci sono individualità ma ognuno di loro capisce che deve fare qualcosa non per se stesso ma per tutti, diventa molto utile alla crescita e non solo, e in questo dobbiamo essere noi allenatori a dare subito delle regole ben precise che tutti dovranno rispettare senza distinzione. Questo si collega poi allo spogliatoio, che per come ho sempre vissuto io da giocatore e poi da allenatore, è un posto tutto per i giocatori dove l’allenatore non entra quasi mai, li i ragazzi hanno modo comunque di parlare tra di loro scherzare, gioire per una vittoria dopo una partita, diciamo che è il loro spazio e il loro momento per unirsi ancora di più, ed essere ancora più Squadra.
DC - Nella seconda fase troveremo sicuramente squadre di livello superiore. Abbiamo secondo lei le potenzialita’ per fare bene?
AM -Riprendendo il discorso campionato e seconda fase, mi viene da dire che il bello arriva proprio ora, dopo aver dimostrato quello che possiamo fare è averlo messo in pratica, ora gli altri avversari dell’altro girone che andremo ad affrontare dovranno trovare un gruppo, una squadra ancora più unita, che fará dell’aggressività la sua arma migliore. Il girone sarà duro poiche’le squadre che affronteremo saranno Arezzo, Poggibonsi, Asinalonga e Terranuova, compagini sicuramente toste ma alla nostra portata, quindi, si girone duro, ma per niente impossibile.
Fonte: Lai Empoli - Ufficio Stampa
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