
Occhio agli occhi. La vista è un bene prezioso e, per ricordarlo, anche quest’anno scende in campo chi, purtroppo, non può vedere la luce del sole.
Screening gratuiti in occasione della settimana mondiale del glaucoma, che si svolgerà dal 6 al 12 marzo. L’8 marzo dalle 10 alle 17 sarà possibile farsi visitare gratuitamente all’interno di un ambulatorio mobile allestito in piazza della Vittoria a Empoli. L’iniziativa è organizzata da Iapb Italia Onlus e a Firenze coinvolge anche l’Unione italiana ciechi e ipovedenti e la Fratellanza Militare, con la collaborazione della clinica oculistica universitaria di Careggi.
L’evento è stato presentato dal presidente provinciale e regionale Uic, rispettivamente Antonio Quatraro e Niccolò Zeppi, dal presidente della Fratellanza Militare Filippo Allegri, dal presidente del comitato regionale toscano dell’Agenzia per la prevenzione della cecità Giorgio Ricci e dalla dottoressa Barbara Giambene della clinica oculistica universitaria di Careggi, diretta dal professor Stanislao Rizzo.
Il glaucoma è una malattia subdola che, se non diagnosticata e curata per tempo, può portare alla cecità. In Italia si stima che siano affette da questo male almeno un milione di persone. La metà di loro però non ne è a conoscenza, perché si tratta di una patologia – non a caso definita il ‘ladro silenzioso della vista’, - che non presenta sintomi durante le sue fasi iniziali. Il più delle volte il glaucoma è associato a una pressione oculare troppo alta, che causa danni irreparabili al nervo ottico.
“La prevenzione è un po’ come una pianta da curare – afferma Quatraro -. Nonostante l’alta qualità dei servizi pubblici toscani, ogni volta che proponiamo visite gratuite in piazza per il glaucoma almeno il 5% delle persone necessita di un approfondimento. Per noi prevenzione, ricerca e riabilitazione sono tre fronti di un’unica sfida: abbassare il numero delle persone con difetti di vista”.
“Si tratta di una malattia in crescita, perché aumenta l’età media della popolazione – dice Barbara Giambene -. A partire dai 40 anni è consigliabile fare visite oculistiche ogni due anni. Se prevenire è impossibile, diagnosticare è fondamentale”.
Fonte: Ufficio stampa Uic Firenze
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