
Stavolta 'Toscani in Giro' mostra una storia di chi ce l'ha fatta a 'campare con la musica'. Lo fa brillantemente e in una delle piazze artistiche e sociali più vive del mondo: Londra. È Davide Mazzantini e oggi, lunedì 29 febbraio, ci racconta la sua storia.
Nome e Cognome: Davide Mazzantini
Anni: 29
Cresciuto a: Empoli
Studi: Liceo Sociopsicopedagogico
Residenza e professione: Londra, Musicista
Lavoro in Italia: Musicista
Prima esperienza all'estero: Escludendo vacanze o giri vari Londra è stata la prima vera esperienza
Perché ha deciso di andare all'estero?
Il mio sogno è sempre stato quello di essere un chitarrista, non tanto di esserlo nel mero senso si suonare la chitarra e fare qualche concertino, ma di poterne fare un mestiere, vivere di serate live e avere delle concrete possibilità di portare avanti il mio sogno.
Quali sono le principali differenze fra il mondo del lavoro italiano e quello estero?
Nella mia esperienza Londra si è sempre dimostrata meritocratica, cosa che non si può dire dell’Italia, dove riuscire nel mondo della musica è molto spesso collegato all’avere gli agganci, o conoscere qualcuno, o essere lo studente di, ecc, ecc... oltre a una visione di certi generi musicali estremamente ristretta. Londra apre le braccia a chi ha capacità e si dà da fare, al di là della provenienza o degli “agganci”...
La vita e il lavoro all'estero sono diversi dall'idea che ti eri fatta prima di partire?
È sempre tutto diverso dall’idea che ti fai prima di partire, direi che è anche il bello di viaggiare...
Cosa ti manca dell'Italia?
Il clima, la cucina e i paesaggi... per non parlare del mare...
Torneresti a lavorare in Italia?
NO... La situazione dovrebbe cambiare così tanto che è più probabile che cambino il clima, la cucina e i paesaggi... e anche il mare!
Hai qualche aneddoto sulla permanenza all'estero?
Indossa sempre “l’abito del viandante” come dicevano nell’antica Cina... Inoltre cerca di vedere il mondo con occhi nuovi non giudicare o sparare sentenze troppo facilmente, se la permanenza sarà lunga (per me sono 7 anni) dopo un po' il paese straniero diventerà la tua normalità e tornare in Italia sarà la cosa che ti stranirà.
Cosa ci vuoi raccontare in breve della tua vita attuale?
Sono partito con tante idee e progetti musicali ritrovandomi dopo anni a Londra a suonare e padroneggiare un genere che non avrei mai detto prima, il Blues, che è diventato il mio lavoro e passione. Sono cresciuto più in 6 anni qua a di quanto avrei fatto in 20 in Italia, ho conosciuto gente da tutto il mondo, scoprendo quanto la parola razzismo sia così stupida e frivola, ho condiviso i miei spazi e varie esperienze con persone di quasi ogni estrazione sociale, ho vissuto questa città come se fosse la mia e ora un poco lo è.
Partire è stata la cosa migliore che potevo fare... nonostante questo e nonostante adesso viva abbastanza bene come musicista full time ancora non so cosa ne sarà del mio prossimo futuro, e devo dire che mi va più che bene così. Peace!
Tutte le notizie di GoBlog