Riabilitazione visiva, inaugurato il centro integrato a Careggi

Stefania Saccardi

“Lavorare insieme per una sanità più umana che aiuti i pazienti innanzi tutto come persone, con la collaborazione fra Servizio sanitario e il mondo delle associazioni”. Così l’Assessore Saccardi ha commentato l’inaugurazione del Centro integrato per la riabilitazione e la rieducazione visiva, intitolato al compianto presidente dell’Unione ciechi e ipovedenti (UIC) della Toscana, Carlo Monti.

La nuova struttura di Careggi – potenziata rispetto a quella che si trovava all’interno dell’Iot, è stata presentata oggi dal direttore generale Monica Calamai e dal presidente dell’Unione Italiana Cechi della Toscana Antonio Quatraro. “Dalla collaborazione fra associazionismo, Asl e Careggi – ha proseguito Saccardi – si è sviluppato questo Centro come esempio di una sanità che lavora coordinata al servizio dei cittadini”.

Alla giornata di presentazione della struttura, organizzata da Regione Toscana, Aou Careggi, Irifor Toscana, Unione italiana ciechi e ipovedenti della Toscana e comitato regionale dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità, hanno partecipato tra gli altri, il presidente Iapb comitato toscano Giorgio Ricci e per Careggi il professor Stanislao Rizzo direttore dell’Oculistica e il professor Gianni Virgili responsabile scientifico del Centro.

Le principali attività del Centro di Careggi sono la riabilitazione dell’autonomia personale dell’ orientamento e mobilità, la consulenza psicologica, l’addestramento all’utilizzo di ausili anche con la sperimentazione di nuovi approcci e metodologie terapeutiche nella cura della ipovisione, l’abilitazione visiva e multisensoriale in età precoce, gli interventi presso gli ambienti di vita e lavoro dell’assistito, allo scopo di promuovere l’inserimento sociale, scolastico e lavorativo delle persone ipovedenti e non vedenti che presentino anche ulteriori menomazioni di natura sensoriale, motoria, intellettiva e simbolico relazionale.

In Toscana sono 60mila le persone che soffrono di patologie visive gravi. Dal 2001, una media di 700 pazienti di varie fasce d’età ha usufruito dei servizi offerti dal centro Carlo Monti. “Si tratta di uno dei rari casi di modello organizzativo italiano in cui il pubblico convive con le associazioni di pazienti e con quelle di volontariato – ha affermato Antonio Quatraro, presidente Uic Toscana -.

Fonte: Ufficio Stampa AOUC

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