
Prognosi riservata per il paziente di 62 anni, pensionato, residente a Chiesina Uzzanese ricoverato in terapia intensiva all'Ospedale Santo Stefano di Prato al quale è stata diagnosticata l'infezione da meningococco C. Il paziente era giunto stamani al pronto soccorso di Pescia e i sanitari hanno subito rilevato uno stato clinico riconducibile ad una sepsi, per cui sono state avviate le indagini diagnostiche e praticate le terapie del caso. Il personale ha attuato le procedure di isolamento previste dai protocolli aziendali. In mattinata è stato trasferito all'ospedale di Prato, poichè sia nel presidio ospedaliero di Pescia che al San Jacopo di Pistoia non erano disponibili posti letto in terapia intensiva.
Dall'inchiesta epidemiologica al momento è risultato che il paziente nella giornata di domenica 21 febbraio 2016 ha pranzato nella trattoria "Da Santina" a San Casciano di Lucca: solo ed esclusivamente per chi avesse frequentato questo locale in quella data per il periodo del pranzo è raccomandata la profilassi antibiotica da assumere il prima possibile su indicazione medica. L'invito non riguarda coloro che hanno frequentato il locale in altri momenti e in altre date.
La profilassi, spiega la Asl, deve essere eseguita anche se è stata effettuata la vaccinazione antimeningococcica. E' stato invece trasferito nel dipartimento di area medica dell'ospedale San Jacopo di Pistoia il giovane di 24 anni che dallo scorso 17 febbraio era ricoverato in terapia intensiva con infezione da meningococco di tipo C. Le sue condizioni cliniche sono in progressivo e costante miglioramento.
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