Sabato 20 febbraio - Un meritato tutto esaurito per Lella Costa, al Teatro Puccini di Firenze. È andata infatti in scena la sua lettura di uno dei più famosi racconti della scrittrice danese Karen Blixen, divenuto celebre grazie al film che ne è stato tratto nel 1987.
Con l’ausilio esclusivamente di un leggio e una sedia, sul palco l’attrice si è immersa in una lettura sentita della storia ricreandone l’atmosfera e consentendo allo spettatore di immergervisi. Non per niente, questo, dalla stessa Lella Costa è stato definito proprio come il racconto perfetto.
In un paese piccolissimo due caritatevoli sorelle, Martina e Philippa, si impegnano nell'aiutare il prossimo come è stato insegnato loro dal religioso padre. Così aiuteranno anche Babette, una cuoca francese fuggita dalla Comune di Parigi perché accusata di essere una rivoluzionaria, non facendosi condizionare dalle differenze culturali, linguistiche o religiose, ma seguendo solo i propri principi morali.
La francese con loro di conseguenza si comporta sempre in modo impeccabile, dimesso e rispettoso. Le padrone di casa sono persone semplici e morigerate e non si preoccupano di lusso o altri vezzi del genere, non godendosi in alcun modo la vita.
La cuoca è molto apprezzata. Contro ogni aspettativa, riesce sempre con il suo talento prodigioso a trasformare pochi poveri ingredienti in pasti deliziosi.
Quando Babette vince alla lotteria diecimila franchi d’oro tutti si aspettano che con la ricchezza conseguita abbandoni il suo lavoro e le due sorelle che la hanno aiutata. Niente di più sbagliato.
Babette decide di condividere proprio con loro e con tutte le persone a cui è grata la sua fortuna. Come? Imbandendo un succulento banchetto in loro onore con lo scopo di regalare un’esperienza indimenticabile a chi le ha fatto del bene. Dodici gli invitati chiamati a deliziarsi con piatti particolarissimi e inusuali . Per una volta l’unica preoccupazione sarà godersi la vita, farsi avvolgere i sensi da vere opere d’arte e condividerne il piacere con persone amate in un momento di profonda convivialità.
Il pranzo di Babette è la storia di un vero regalo. E come se non bastasse, un regalo unico e dal grande valore visto che chi lo fa è una donna che non ha niente ma si spoglia volentieri di tutto per deliziare con un' esperienza di vita unica i propri cari.
I valori sanciti da questa delicata storia? L’accoglienza e la condivisione, imprescindibili aspetti della felicità. Ma anche il valore del dono e dell’arte. L’importanza dello spendere il proprio talento per rendere felici gli altri.
Uno spettacolo insomma che è un connubio ben riuscito tra una scrittrice di grande sensibilità come Karen Blixen e una attrice dal talento innato come Lella Costa.
Una esibizione deliziosa, priva di movimento ma non di ritmo. Da vedere.
Giusi Alessandra Vaccaro