
Il Comune di Impruneta ha pubblicato nel proprio portale web e diffuso un resoconto sulla raccolta dei rifiuti nell'anno 2015 nel proprio territorio comunale (dati ufficiosi, precisa, ovvero non ancora “certificati” dalla Regione Toscana).
Stando a quanto dichiarato dal Comune di Impruneta nel 2015 la quantità totale dei rifiuti sul proprio territorio sarebbe stata di 610,72 tonnellate, di cui 296,15 tonnellate derivanti dalla raccolta differenziata e 121,66 tonnellate di rifiuti indifferenziati.
Quello che salta subito all'occhio è che “la somma non fa il totale”; e già questo dovrebbe far pensare.
Ma è proprio l'ordine di grandezza delle quantità che non torna, perché (come risulta anche dai dati pubblicati sul sito web del gestore del servizio, Quadrifoglio (www.quadrifoglio.org) la quantità annuale dei rifiuti è dieci volte tanto: 6.361 tonnellate di rifiuti totali, di cui 4.330 tonnellate provenienti dalle raccolte differenziate e 2.031 tonnellate di rifiuti indifferenziati. E qui Totò sarebbe a posto. Resta il mistero di dove il Comune abbia pescato i numeri che ha dato.
La percentuale di incidenza della raccolta differenziata del 75% circa, per fortuna è indicata correttamente. Tale dato conferma peraltro che solo con l'introduzione della raccolta “porta a porta” è stato possibile raggiungere gli obiettivi di raccolta differenziata che sono divenuti obbligatori per legge.
Non a caso un salto di qualità nella raccolta differenziata è stato fatto proprio nel 2014, quando il “porta a porta” è stato introdotto su una quota significativa del territorio impunetino. Questa innovazione è di soddisfazione per chi, come noi, sosteneva la necessità di introdurre forme di raccolta differenziata spinta a livello domiciliare fin dal secolo scorso (alias 1990).
L'impatto avuto con questa modifica al sistema di raccolta lo evidenziano i numeri elaborati da “Osservatorio Rifiuti & Risorse” dei Verdi per Impruneta, che riepilogano oltre un decennio di evoluzione della gestione dei rifiuti a livello locale (allegato).
Ulteriori margini di miglioramento sulle raccolte differenziate sono tuttavia ancora possibili, come testimoniano i risultai di Comuni che hanno migliori performance, ed il fatto che vi sono ancora ampie zone densamente abitate del territorio comunale su cui poter utilmente estendere la raccolta “porta a porta”.
Oltre a ciò deve essere proficuamente diffusa la pratica del compostaggio domestico della frazione organica dei rifiuti, che come indicano i dati delle raccolte incidono per circa 1/3 del peso dei rifiuti della raccolta differenziata.
Il regolamento comunale della TARI è stato modificato due anni fa a seguito di una petizione popolare promossa dai Verdi per Impruneta, con la possibilità di beneficiare di un piccolo sconto sulla tassa non solo per il “composter” di plastica, ma estendendola a tutte le modalità con cui può essere fatto il compostaggio (cumulo, cassa, composter autocostruito, ecc ..).
Sarebbe opportuno che, come già chiedemmo allora, tramite Quadrifoglio fossero effettuati incontri pubblici con la popolazione per informare sulle modalità con cui il compostaggio domestico può essere correttamente effettuato.
Così come è necessario una puntuale informazione sugli incentivi (sconti) di cui è possibile beneficiare per i quantitativi di rifiuti che i cittadini conferiscono direttamente presso le “stazioni ecologiche”: agevolazioni pure previste dal regolamento comunale della TARI , ma praticamente sconosciute agli utenti.
Comunque se i numeri sui rifiuti fossero quelli forniti dal Comune saremmo ovviamente i primi ad esserne felici: vorrebbe dire, infatti, che essendo le tariffe state calcolate su un quantitativo totale di 6.000 tonnellate (anziché le 600 riportate nel comunicato del Comune) gli utenti dovrebbero, per conseguenza logico-matematica, riavere indietro il 90% della tassa pagata per i rifiuti: su questo punto però temiamo che non sia così.
Fonte: Ufficio Stampa - Verdi per Impruneta
Notizie correlate
Tutte le notizie di Impruneta
<< Indietro