
L’emergenza abitativa è uno dei temi costantemente all’ordine del giorno sul tavolo della giunta comunale di Empoli. La situazione a cui la nuova amministrazione comunale ha dovuto far fronte è di estrema urgenza ed è da subito diventata una priorità del programma di mandato.
«Occorre da subito fare chiarezza e distinguere fra emergenza abitativa e la gestione del patrimonio di edilizia popolare – spiega l’assessore alle politiche sociali del Comune di Empoli Arianna Poggi –. L’emergenza abitativa è cresciuta anche a seguito della perdurante crisi economica che ha provocato l’aumento della precarietà abitativa. Emergenza abitativa, dunque, significa dare una risposta specifica al crescente numero di domande di contributi o soluzioni abitative alle quali non è possibile rispondere con la sola gestione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica. In quest’ultimo caso si tratta di abitazioni costruite appositamente, con finanziamenti regionali, per essere assegnate alle famiglie o alle singole persone che, partecipando a un bando pubblico, sono entrate in una graduatoria specifica».
Per il Comune di Empoli esiste dal 2013 una graduatoria generata da un bando pubblicato nel 2012: sono stati ammessi 469 soggetti, ad oggi sono stati assegnati alloggi al 15% degli ammessi per un totale di 71 famiglie nel territorio comunale di Empoli.
In questo momento è aperto un nuovo bando in scadenza il prossimo 26 febbraio, la cui graduatoria sarà rinnovata sulla base dei criteri della nuova legge regionale in materia. Il bando unico dell’Unione dei Comuni genererà un elenco di soggetti ammessi con validità nel territorio comunale di Empoli. Al momento sono disponibili due alloggi pronti da subito, altri 27 sono da ristrutturare, ma comunque assegnabili.
Fra le recenti costruzioni di alloggi ERP 13, nella frazione di Sant’Andrea sono stati assegnati nel 2011, 24 nuove case nel 2013, destinate, su disposizione di un bando regionale ad hoc, a giovani coppie (Zona Serravalle). Infine sono stati ristrutturati e già assegnati 7 alloggi alla San Girolamo Emiliani, in via Verdi (uno ancora da assegnare). Tutti alloggi gestiti dall’ente gestore Publicasa S.p.a.
«Per far fronte alle numerose domande di alloggio che ci arrivano dai cittadini per l’emergenza abitativa – spiega Arianna Poggi – il Comune, attraverso l’Unione, si è dotato di un sistema strutturato, già operativo e collaudato da oltre un anno. E’ stata istituita una apposita commissione per l'emergenza abitativa che valuta tutte le domande con l'obiettivo di dare risposte uniformi. Le possibili prestazioni consistono in contributi economici per la morosità o per attivare un nuovo contratto di affitto, oppure, nei casi più gravi, nella messa a disposizione di alloggi di emergenza in assegnazione temporanea, per un periodo massimo di 6 mesi. E' bene ribadire che mai l'emergenza abitativa porta alla concessione di una casa popolare, alla quale si accede, come spiegato, solo e soltanto previa partecipazione ad un bando pubblico disciplinato da apposita normativa regionale, nel rispetto dei principi di pubblicità e trasparenza. Di fronte a richieste dirette di una casa popolare nessun amministratore pubblico ha il potere di assegnare un alloggio».
Nel Comune di Empoli sono presenti due strutture nel centro città convenzionate per un totale di 10 alloggi in cohousing pronti per gestire l’emergenza. Inoltre, per rendere la procedura uguale per tutti è stato adottato dall’ultimo consiglio dell’Unione dei Comuni il regolamento che fornisce precise indicazioni e paletti alla commissione: regole di accesso, criteri di erogazione e altro.
Fonte: Comune di Empoli - Ufficio Stampa
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