Giorno del Ricordo, Rifondazione: "Mozione della destra passata proprio nella prima consiliatura senza comunisti"

"Dopo vari tentativi della destra, tutti rimandati al mittente, di approvare una mozione provocatoria sul giorno del ricordo, nella prima consiliatura in cui non ci sono consiglieri comunisti finalmente ce l'ha fatta. Noi non possiamo riconoscerci in quella mozione perché rappresenta una rilettura storica inaccettabile.

In questi anni per la destra la questione delle foibe ha rappresentato un grimaldello per ribaltare il giudizio storico e politico sulla seconda guerra mondiale. Un episodio, per quanto tragico, utilizzato in maniera strumentale per mettere in dubbio il ruolo dei partigiani in Italia e nei Balcani e allo stesso tempo per coprire le atrocità commesse dal regime fascista.

Nelle celebrazioni che vengono fatte del giorno del ricordo, infatti, non c'è nessun tipo di contestualizzazione dei fatti. E questo dimostra quanto, appunto, ci sia di provocatorio e strumentale in questo tentativo tutto politico. Nessuno tra i soloni della vecchia e della nuova destra, infatti, osa spingersi a ricordare ciò che successe durante l'occupazione italiana nei Balcani. Quanti morti croati, serbi, sloveni avessero sulla coscienza i gerarchi fascisti.

Allo stesso tempo nessuno di loro ricorda come tra i cosiddette infoibati la maggior parte fossero personaggi collusi con il regime fascista. Nessuno nega che tra questi abbiano perso la vita anche alcuni cittadini innocenti. Ma di qui ad utilizzarli per una operazione di rimozione storica ci sembra troppo".

Partito della Rifondazione Comunista – Empoli

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