
"Consiglio comunale del 29 settembre 2014: Nel rispondere ad una nostra precisa domanda circa la crisi lavorativa all’azienda Pucci di Castelfiorentino, il Sindaco disse di non ritenere necessaria l'istituzione di un tavolo comune tra istituzioni (comune, provincia, unione dei comuni, regione), proprietà e lavoratori, ovvero (sono parole di Falorni) "il Sindaco non ha intenzione di metterlo in piedi perché spesso e volentieri i tavoli rischiano di essere occasione di visibilità per qualche politico o qualche amministratore”.
Qui la registrazione della seduta: http://www.comune.castelfiorentino.fi.it/cc/290914/parte1.mp3 (parte 1^ minuto 38 e 28”)
Lunedì 8 febbraio 2016 in seguito al presidio dei lavoratori della Falegnami di Castelfiorentino. Sindaco Falorni: “Ho chiesto alla Regione Toscana di attivare al più presto un tavolo di crisi per affrontare questa situazione, e auspico la più grande attenzione da parte di tutte le istituzioni”.
Per la serie: è più facile che esista Babbo Natale, piuttosto che il PD castellano dica e faccia qualcosa di coerente.
Lasciando stare le battute (data la serietà della situazione) vorremmo capire perché quando lo chiedevamo noi il Tavolo sulla crisi non andava bene, mentre ora il Sindaco ne è entusiasta?
Questa situazione ha delle responsabilità politiche, dovute proprio all'incapacità di ascolto per ottusità politica di alcune persone.
Vorremmo anche dire ai sindacati coinvolti (e ai lavoratori) di mettere finalmente in atto iniziative di lotta, diversamente da quello che è stato fatto in questi ultimi anni a Castelfiorentino.
Siano d’esempio la Piaggio, la GKN di Firenze, la Saeco e l’ILVA di Genova.
Crisi come quella della Shelbox, de La Falegnami o della Fraber, non sono fulmini a ciel sereno ma bolle che andavano crescendo da tempo, nel silenzio di chi voleva tenersi buoni grandi bacini di voti".
Castello a Sinistra
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