
"Il Centrodestra" per Empoli nelle persone di Francesco Gracci ed Andrea Poggianti, senza alcun tono polemico verso l'amministrazione comunale, sollecitano a mezzo stampa il Sindaco Barnini e l'Assessore Caponi perché rispettino la volontà unanime del Consiglio Comunale di Empoli di ricordare i Martiri delle Foibe e l'esodo giuliano - dalmata, il 10 febbraio o in date comunque prossime, per questo anno e per gli anni prossimi.
"A due giorni dal 10 febbraio, "Giorno del Ricordo" dei Martiri delle Foibe, il Comune di Empoli sembra essersi dimenticato della mozione presentata dal nostro gruppo ed approvata ad unanimità dall'intero Consiglio Comunale di Empoli e dal Sindaco Barnini stesso, lo scorso 27 gennaio. - affermano Francesco Gracci ed Andrea Poggianti.
Sospetto è sicuramente il fatto che l'Ufficio Stampa del Comune ha puntualmente comunicato ai media locali tutte le decisioni assunte nella seduta consiliare del 27 gennaio tranne il risultato della mozione in oggetto.
Dopo ben 12 anni dall'approvazione della Legge 30 marzo 2004, n. 92, legge istitutiva del 10 febbraio quale Giorno del Ricordo, tuttavia, il Comune di Empoli ha deciso di aprire ufficialmente gli occhi sulla pulizia etnica perpetrata a danno degli italiani in Istria, Dalmazia, Venezia - Giulia e nelle Isole del Quarnaro dall'esercito comunista jugoslavo guidato dal comandate Tito a seconda guerra mondiale finita.
Migliaia di italiani sono stati uccisi e gettati nelle grotte carsiche (Foibe) dell'Italia orientale e circa 350.000 sono gli esuli che dovettero abbandonare la loro terra, terra italiana, per approdare verso lidi interni "apparentemente" più sicuri diventando, alcuni di essi, anche nostri concittadini.
Un ritardo, dunque, sicuramente legato a resistenze ideologiche anacronistiche e sterili interne al Partito Democratico ed alla sinistra estrema empolese che sono finalmente cadute. - chiosano Francesco Gracci ed Andrea Poggianti - Il centrodestra sono anni che propone mozioni in tal senso con scarso successo, quest'anno invece la svolta.
Anche se la mozione originaria è stata emendata da "Fabbrica Comune" eliminando momentaneamente l'impegno dell'Amministrazione ad intitolare una strada del Comune ai Martiri delle Foibe e ridimensionando il carattere celebrativo del 10 febbraio, il contenuto della nostra proposta non è stato svuotato come negli anni passati sancendo dunque un impegno vincolante e concreto per l'Amministrazione che di seguito riportiamo ed alleghiamo:
IMPEGNA
• Il Sindaco di Empoli e la Giunta Comunale, a farsi promotrice per questo anno e per gli anni prossimi:
1. Dell’organizzazione di iniziative di approfondimento e ricordo in memoria dei Martiri delle Foibe, volte all’attuazione della Legge 30 marzo 2004, n. 92, nel giorno del 10 febbraio o in altre date comunque prossime.
2. Dell’applicazione dell’art. 1, comma 2 della precedente legge, invitando ogni scuola di ordine e grado del Comune di Empoli ad approfondirne gli accadimenti storici tra i giovani e gli studenti all’interno del progetto “Investire in Democrazia”, con il coinvolgimento di storici e ricercatori che abbiano svolto ricerche documentali e anche ascoltando testimonianze dirette.
Prevedendo di fatto il comma 1 della mozione approvata "l'organizzazione di iniziative di approfondimento e ricordo in memoria dei Martiri delle Foibe per il 10 febbraio o in date comunque prossime", ed il comma 2 "l'invito ad ogni scuola di ordine e grado del Comune di Empoli ad approfondirne gli accadimenti storici tra i giovani e gli studenti", come mai ancora non è stato comunicato o organizzato niente?
Dopo che quasi tutti i comuni dell'Empolese - Valdelsa depositano una corona di fiori e partecipano ad una Santa Messa in suffragio per il 10 febbraio, promuovono approfondimenti sia dentro che fuori le scuole, il nostro Comune intende saltare ancora questo appuntamento dopo il voto unanime del 27 gennaio?
Rimaniamo in fiduciosa attesa che il Sindaco Barnini e l'Assessore Caponi rispettino la volontà sovrana del Consiglio Comunale di Empoli. - concludono Francesco Gracci ed Andrea Poggianti - Così facendo, infatti, potrà essere posta la parola fine al silenzio assordante dell'Amministrazione empolese su una tragedia che merita memoria ed approfondimento in ogni sede a prescindere dalle posizioni politiche di ciascuno."
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