Trovato in una pozza di sangue, morto in ospedale. Chi ha ucciso Vitali Kimpis?

Omicidio nella notte a Livorno. Un quarantenne di origini lituane, Vitali Kimpis, è morto in ospedale dopo essere stato ferito nella tarda serata di ieri con un colpo al torace da un'arma da taglio mentre rincasava. L'uomo, si è appreso dalla polizia, è stato trovato in una pozza di sangue sul portone di casa da una vicina di casa che aveva portato fuori il cane e che ha dato l'allarme.

Il coltello non è stato trovato. Sul posto è intervenuta la squadra mobile che ha avviato le indagini, coordinate dal pm Gianfranco Petralia, per cercare di risalire all'omicida.

Secondo quanto è emerso da una prima ricostruzione della polizia, il quarantenne, che sembra fosse da poco in Italia con la moglie (i due non hanno figli), stava rincasando nella sua abitazione di via Roma, in un palazzo di cinque piani, quando è stato aggredito da qualcuno che, armato di coltello, lo ha colpito al torace. La squadra mobile ha avviato subito gli accertamenti per ricostruire le ultime ore di vita dell'uomo, mentre la scientifica ha lavorato a lungo sul posto per cercare di trovare elementi utili alle indagini, ma l'arma del delitto non è stata rinvenuta. La moglie, che al momento dell'aggressione era in casa, è stata sentita dagli investigatori.

Sarà ora l'autopsia disposta dal pm Petralia a stabilire con esattezza le cause del decesso, cioè se la causa principale sia stata la coltellata al torace, oppure se la morte sia avvenuta per un arresto cardiaco in conseguenza della forte perdita di sangue. L'uomo, soccorso dai volontari del 118, dopo che una donna, verso le 22 di ieri, aveva ritrovato il corpo a terra in una pozza di sangue e aveva dato l'allarme, è morto in ospedale.

"Non lo conoscevamo, ma nel suo appartamento c'è sempre un andirivieni di stranieri": così alcuni condomini del palazzo di via Roma. Nessuno avrebbe sentito niente, nessun rumore, grido o lamento dell'aggressione omicida. Poca voglia di parlare tra chi abita nel palazzo.

Il lituano era a Livorno da due mesi, mentre la moglie abitava in città da qualche anno. "In quell'appartamento è sempre un via vai di stranieri &lrm- racconta un inquilino del quarto piano - Lo conoscevo di vista niente di più, solo buongiorno e buonasera sulle scale, ma non ci avevo mai parlato". "La moglie era qualche mese che la vedevamo - dicono altri - .Lui non lo conoscevamo, pensavamo fosse anche lui uno dei tanti ospiti".

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