Sanità, Nogarin: "Saccardi apre alla privatizzazione in Toscana"

Filippo Nogarin (foto di Andrea Trifiletti)

Sul tema della sanità "l'assessore Saccardi ha spiegato che per mantenere i livelli minimi di assistenza sanitaria è necessario l'intervento dei privati. Ritengo inaccettabile pensare alla privatizzazione di un servizio che deve rimanere pubblico, quando negli ultimi dieci anni il fondo per la sanità è passato da 50 miliardi di euro agli attuali 111 miliardi di euro, senza una riduzione delle liste di attesa e investimenti nella forza lavoro". Lo afferma il sindaco di Livorno Filippo Nogarin, insieme ai consiglieri regionali M5s, dopo la riunione dell' Anci che si è svolta stamani nella sede del Consiglio regionale toscano a Firenze.

"Finalmente Saccardi mette a fuoco il reale intento Pd - sottolinea in una nota il consigliere pentastellato Andrea Quartini -. Dopo essere passata nelle dichiarazioni a sostenere le utilità del privato sociale come prezioso collaboratore della sanità pubblica, scopre le carte e si riorienta sul vero disegno originale: privatizzare la sanità pubblica".

Per Quartini "anche lo stesso acquisto di Villa Ragionieri si rivelerà uno strumento di riduzione dei servizi e dell'assistenza a livello periferico, visto che chiuderanno le senologie di Empoli, Prato e già stanno trasferendo molti interventi di Ponte a Niccheri e Torregalli. Questa giunta è riuscita nel gioco di prestigio di far passare un favore a Unipol come un'operazione di pubblicizzazione del servizio, mentre mantenendo le attuali liste d'attese è sempre il privato a guadagnarci".

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