Dal 1119 ad oggi, Giovanni Guerri illustra per immagini rare la storia di Empoli

<Credo tu sappia che non ti puoi esimere da una piccola intervista in preparazione all'incontro del 6 febbraio>. Conoscendo la sua ritrosia ad apparire, la cosa migliore è andare diretti al punto con un messaggio Facebook a cui Giovanni Guerri risponde: <ne sono felice>. E' felice perchè parla di una delle cose che più ama, ovvero la sua e nostra Empoli della quale è, oltre che profondo conoscitore, anche un collezionista di materiale unico. E sabato mattina alle 10, nel salone delle assemblee della Misericordia di via Cavour, ne presenterà al pubblico una piccola ma significativa parte dando così vita alla seconda uscita, dopo la sua costituzione, della Società Storica Empolese. Il tema è <la storia di Empoli attraverso manifesti, carte geografiche, immagini rare>, <una presentazione di documentazione rara, selezionata accuratamente in decenni di ricerche e di preziose illustrazioni provenienti dalla Collezione privata Guerri>.
Nel suo studio, sepolti fra libri, francobolli, trenini da collezione e le immancabili sciarpe dei suoi due amori calcistici (Inter e ovviamente Empoli), proviamo a capire di cosa si tratta: <mi piace definirla una chiacchierata più che una conferenza - attacca il dottor Guerri - presenterò dei documenti importanti e rari. Ho avuto ad esempio la fortuna di vedere grazie a Don Guido il documento più antico dove sta scritto il nome di Empoli, ovvero la pergamena di Papa Niccolo II datata 1059. Confesso che vederla è stata un'emozione bellissima. Vedremo poi il documento col quale la contessa Emilia, nel 1119, scrisse al pievano Rolando concedendo il diritto di edificare intorno alla pieve le case e poterle circondare di mura difensive, in pratica il documento di fondazione della nostra città. La chiacchierata sarà suddivisa in periodi storici, partendo da quello antico per passare poi a quelli successivi>.
Sarà insomma un volo attraverso i secoli sulla nostra città fatto con immagini altamente suggestive oltre che, in molti casi, rare. Si potrà così capire qualcosa di più sulle origini e su come Empoli si è trasformata nel corso dei secoli con la sua cinta muraria, i bastioni, le porte, le piazze e le strade. <E' da tempo che sto lavorando per questo incontro - prosegue - ed un grazie va all'amico Nilo Capretti che ha fatto le fotografie che presenterò in questa occasione>. Il dottor Guerri è ovviamente un socio della Società Storica: <Si tratta di un'importante associazione per il nostro territorio ed il fatto che abbia avuto il sostegno di amministrazione comunale e Misericordia credo sia una cosa molto importante, senza ovviamente dimenticare la presenza al vertice di un accademico di fama nazionale come il professor Guerrini. La cosa più importante è che la Società ha come obiettivo quello di diffondere la conoscenza della nostra città, la cultura deve essere popolare, fruibile da tutti e non restare all'interno di circoli ristretti>. E sabato mattina avremo la possibilità di poter toccare con mano tutto questo. Fra l'altro non mancherà una piccola-grande chicca che Giovanni Guerri tirerà fuori proprio in questa occasione riguardo la nostra città. Un motivo in più per non mancare.

Marco Mainardi