Banca Etruria, i sindacati chiedono di non contrapporre lavoratori e risparmiatori

"Siamo contrari alla vendita in blocco" a unico acquirente delle 4 good bank - nate dalle ceneri di Banca Etruria, Banca Marche, Carife, Carichieti - perché "dai dai nostri conti c'è la possibilità di altre migliaia di esuberi". E' l'allarme che lancia Massimo Masi, segretario generale Uilca, in audizione davanti alle commissioni Lavoro e Finanze della Camera, ricordando che già prima del salvataggio i 4 istituti avevano affrontato forti riduzioni del personale. Nel documento consegnato alle commissioni si stimano i potenziali esuberi in 3500 unità.

Nel salvataggio delle 4 banche il tema della tutela dei risparmiatori "andava affrontato in modo più deciso, ciò che non si può realizzare è contrapposizione tra lavoro e risparmio". Lo ha detto il segretario generale della Fisac-Cgil Agostino Megale, sottolineando che invece "lavoratori e risparmiatori dovrebbero essere uniti contro le malefatte dei manager che hanno portato le banche al fallimento".

Dello stesso parere gli altri sindacati bancari, sentiti in audizione alle Camera (tra cui Uilca, Ugl, Sinfub, Unisin). Giulio Romani, segretario generale First Cisl, ha ricordato che i dipendenti "sono a loro volta acquirenti dei prodotti che hanno venduto" e che non ha senso andare alla ricerca delle responsabilità "caso per caso del singolo funzionario come se non si trattasse di un problema di sistema. Per il segretario nazionale della Fabi Giuseppe Milazzo "il danno reputazionale è enorme" e ora occorrere che "tutti gli stakeholder trovino regole comuni per le politiche commerciali. Si fanno i disciplinari sul vino doc o sui formaggi e non si riesce a farlo sui prodotti finanziari".

"Ci auguriamo che dopo l'incontro di oggi con la Commissione Lavoro e Finanza della Camera si passi dal semplice ascolto ai fatti. La politica deve farsi carico dei problemi causati dalla mala gestione delle quattro banche, Banca Marche, banca Etruria, Cariferrara e Carichieti, impegnandosi a garantire sia rimborsi in toto a tutti ai risparmiatori, sia la tutela dei posti di lavoro". È quanto dichiara Lando Maria Sileoni, Segretario generale della Fabi, sindacato di maggioranza dei bancari, a margine dell'audizione in Commissione Lavoro e Finanze della Camera. "Contrasteremo eventuali esuberi ed esternalizzazioni o deroghe al contratto nazionale. Chiediamo, in definitiva, alla politica e ai partiti di prendere serie iniziative in difesa dei territori, dei lavoratori e dei risparmiatori colpiti dalla mala gestione delle quattro banche".

Notizie correlate



Tutte le notizie di Arezzo

<< Indietro

torna a inizio pagina