Cobas, "riuscita l'assemblea a sostegno di Sandro Giacomelli"

foto d'archivio

"Una giornata particolare, quella del 30 gennaio 2016 al Circolo Arci l'Ortaccio di Vicopisano, all'insegna della solidarietà coi licenziati (in particolare con Sandro Giacomelli, rappresentante Cobas Lavoro Privato in DNA, ditta appaltatrice del Polo Logistico Piaggio) e coi lavoratori/delegati colpiti da gravi provvedimenti repressivi.

Ha preceduto la cena un’assemblea partecipata, con la presenza e gli interventi di delegati/lavoratori Fiom della Piaggio di Pontedera, degli Enti Locali, della Whirlpool di Siena, della Borri di Bibbiena (AR), e la solidarietà del Partito Comunista, del Prc, del Pcl e dei Carc.

La serata era anche finalizzata a fare fronte alle spese legali necessarie a riportare Sandro in fabbrica.

 Ringraziamo tutti gli intervenuti. E ci viene da ringraziare anche chi ogni giorno si sciacqua la bocca con la solidarietà, ma ha pensato bene di disertare l’appuntamento, a dimostrazione che il dire e il fare spesso non fanno rima, quando addirittura non ci si mette anche il settarismo di “parrocchietta”!!!

La solidarietà verso chi è colpito dalla repressione si manifesta sempre “senza se e senza ma”. E si tacitano gli “interessi di botteguccia”, quando a essere colpite sono le avanguardie sociali, sindacali e politiche, disposte a mettere in gioco le proprie condizioni di vita, il proprio lavoro, la propria sicurezza per scelte coerenti e classiste.

 Il dibattito è stato ricco di spunti, un confronto franco, non sono mancati differenti letture e punti di vista sulla gestione della vertenza in atto nel Polo Logistico Piaggio.

 Ma per noi gli obiettivi sono stati raggiunti, perché:

- i lavoratori della Piaggio e del Polo Logistico hanno iniziato a parlarsi, a lottare insieme, a socializzare;

- siamo sempre più consapevoli che la repressione colpisce indistintamente i lavoratori pubblici e privati, che i provvedimenti disciplinari sono lo strumento con cui seminare paura, terrorizzare i lavoratori e renderli così più deboli e assoggettabili alle logiche padronali;

- diventa sempre più necessaria la lotta contro gli appalti al ribasso, che sono lo strumento, nel privato e nel pubblico, per abbattere il costo del lavoro e imporre condizioni di lavoro sempre più precarie;

- abbiamo messo al primo posto l'unità dei lavoratori, guardando anche ai precari, alle cosiddette Partite Iva, che il governo intende mettere contro il tradizionale lavoro salariato. Emblematico è il ricorso al cosiddetto “lavoro agile“, che annulla ogni divisione tra tempi di vita e tempi di lavoro e sancisce lo sfruttamento 24 ore su 24.

 Con maggiore forza, consapevoli che i padroni continueranno a servirsi di sindacati complici per dividere i lavoratori e farli recedere dalle loro rivendicazioni, andremo avanti verso l'incontro sindacale del 3 Febbraio alla DNA, dove porteremo ancora una volta l’obiettivo della salvaguardia del posto di lavoro (minacciato da intenti di licenziamenti collettivi) e quello della revoca del licenziamento di Sandro e dei provvedimenti disciplinari relativi ad altri lavoratori e lavoratrici.

Cobas Pisa

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