Statue nascoste, Iniziativa di Base: "Violenza subdola e strisciante dei nostri tempi"

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"Ancora una volta, davanti agli occhi del mondo intero, ci facciamo riconoscere.

Non ci lamentiamo se in Europa ci considerano degli invertebrati, se nel mondo siamo continuamente oggetto di scherno, se il nostro Governo, che nessuno ha votato, riceve la considerazione del bambino che tira il padre per la giacca per avere una caramella...il massimo dell'attenzione è un buffetto sulla guancia: che forza, spessore e futuro può avere un popolo incapace, in casa propria, di affermare e sostenere la propria identità?

Viene in visita il Presidente iraniano e noi, dall'alto della nostra storia millenaria, della nostra cultura, dell'arte che tutto il mondo ci invidia, copriamo le nudità delle statue dei Musei Capitolini per non urtare la sensibilità di chi viene ospite in casa nostra e non si sognerebbe mai, nella sua, ad esempio, di far scoprire i capelli delle donne iraniane...

A questo punto, provocatoriamente parlando, potevamo anche allestire una pubblica lapidazione...tanto per far sentire un islamico a casa propria.

Si badi: non perché l'Iran sia in qualche modo paragonabile, anche lontanamente, al Califfato e all'Isis. Anzi, il Presidente Iraniano mai si sarebbe sognato di chiederci di incappucciare le statue come non si sarebbe mai posto il problema di nascondere la propria storia per un ospite in visita in Iran.

Ma è la nostra percezione ad essere errata, il nostro voler necessariamente piegarci al prossimo, da succubi, come se non avessimo una identità da affermare, un grandioso passato da cui imparare. La sudditanza mascherata da ospitalità. 

 È questa un'altra manifestazione della violenza, subdola e strisciante, dei nostri tempi: la stessa che porta i nostri amministratori comunali ad accogliere ed aiutare i profughi lasciando italiani in difficoltà a chiedere un lavoro davanti al Palazzo a Comunale, ad etichettare come razzista, omofobo, fascista e chi più ne ha più ne metta, chi osa affermare le proprie tradizioni.

Quegli stessi amministratori che si autotassano per la presentazione di un libro sui gender e usurpano lo stemma del Comune con i colori dell'arcobaleno, pensando che sia cosa loro e non di tutti i cittadini.

Un parallelo fin troppo facile: un governo PD che copre millenni di storia, di arte e di cultura (e poi ritira la mano, nessuno sa chi ha deciso di inscatolare le statue), un'amministrazione comunale PD che ogni giorno contribuisce a rendere il nostro territorio sempre più debole sotto ogni punto di vista ed a minare le nostre tradizioni per renderci sempre più schiavi dei capricci del momento, del potente del momento.

Gli italiani, i castelfranchesi si devono svegliare, veramente, ma non per seguire dubbie teorie sull'annullamento della sessualità: si devono svegliare per riaffermare la propria cultura, le proprie tradizioni, ciò che ci rende veramente unici in un mondo che ci vuole annullati e privi di idee. Non prendiamoci in giro: chi crede nel nostro paese, nella nostra identità oggi deve sentirsi umiliato ma anche tanto arrabbiato.

Perché le statue coperte, ci devono spaventare quanto le statue distrutte di Palmira".

Monica Ghiribelli e Antonella Fontana, Iniziativa di Base Castelfranco di Sotto

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