Nuovo sopralluogo nella casa di Beata Balon. Il nucleo investigativo dei carabinieri torna a Ponzano

(foto gonews.it)

Il personale del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Empoli ha effettuato questa mattina, giovedì 28 gennaio, un nuovo sopralluogo nell'abitazione di Beata Balon, la donna trovata morta nel suo letto lo scorso 11 gennaio a Ponzano di Empoli, con un sacchetto di plastica in testa.

Sul posto tre uomini dell'arma che hanno ispezionato tutte le stanze dell'abitazione di via Pasteur e due militari della Compagnia di Empoli a supporto.

Dopo gli esami autoptici effettuati dal RIS di Roma, sembra che i carabinieri stiano cercando nuovi indizi per fare chiarezza sulla morte della donna: dagli inquirenti arriva infatti la conferma che non ci sarebbero ancora iscritti nel registro degli indagati e che gli accertamenti sono ancora in corso.

Attualmente, quindi, non è stata esclusa né l'ipotesi del suicidio, né quella dell'omicidio. Sul posto non era presente il pm Ornella Galeotti. Il sopralluogo è terminato intorno alle 12.10. dopo circa un'ora. Bocche cucite da parte dei militari, che hanno eseguito una serie di controlli in tutta la casa.

Dalla procura per ora bocche cucite. Quel che emerge è che l'indagine è per omicidio e forse l'ipotesi suicidio potrebbe essere scartata. C'è da capire chi abbia messo il sacchetto in testa alla donna: quindi è stata lei da sola o qualcun altro? Evidenze non sarebbero emerse, a quanto sembra, dal nastro adesivo che aveva al collo per fermare la busta di plastica, quella che è ritenuta ormai la prova principale esaminata.

Il compagno quella sera non era a lavoro: lui è addetto all'antitaccheggio in un grande centro commerciale e la sera dunque non è in servizio. Nello spiegare perché avesse avvertito il corpo freddo avrebbe dato colpa alla temperatura invernale, non credendo dunque che fosse morta. Tutti elementi al vaglio del pm Galeotti ma, ripetiamo, non ci sono iscritti nel registro degli indagati.

Daniele Rodriguez è stato intanto nominato dall'avvocato della famiglia come consulente di parte. Affiancherà il suo collega della Procura fiorentina nell'analisi dei reperti ritrovati e dei risultati post autoptici.