Credito alle imprese, -2,4% nel 2015. Scende anche l'importo richiesto

Il numero delle domande di finanziamento presentate dalle imprese italiane, nell’aggregato di ditte individuali e società, nel IV trimestre del 2015 ha fatto segnare un aumento del +8,1% (dato ponderato sul numero di giorni lavorativi) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, dato che porta l’incremento nell’intero 2015 ad un +4,5% rispetto all’anno precedente. Si tratta non solo della migliore performance dell’anno appena concluso ma, in termini assoluti, del trimestre che ha fatto registrare il maggior numero di richieste dal 2008 ad oggi.

Al contempo, nell’ultimo anno si è assistito ad un ulteriore incremento dell’importo medio dei finanziamenti richiesti, attestatosi a 72.805 Euro contro i 69.478 Euro del 2014, sostenuto interamente dalla positiva performance delle società di capitale.

Queste le evidenze più rilevanti che emergono dall’ultimo aggiornamento del Barometro CRIF sulla domanda di credito da parte delle imprese italiane elaborato sulla base del patrimonio informativo di EURISC - il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF che raccoglie i dati relativi a oltre 77 milioni di posizioni creditizie di cui più di 8 milioni attribuite a utenti business.

La situazione in Toscana

Entrando nel dettaglio dell’andamento della domanda a livello regionale non è mai facile dare una interpretazione univoca alle singole dinamiche osservate in quanto potrebbero essere influenzate da molteplici fattori. Innanzi tutto un peso rilevante potrebbe essere giocato dalla composizione del tessuto imprenditoriale locale nonché dallo stato di salute dei singoli distretti o dei comparti attivi sul territorio. In altri casi potrebbe dipendere anche

dalla accentuata tendenza a richiedere un maggior numero di finanziamenti ma di importo meno elevato.

Per quanto riguarda la Toscana, nel corso del 2015 il numero di richieste di credito presentate dalle imprese ha visto un calo pari al -2,4% rispetto al 2014, in controtendenza con il dato registrato a livello nazionale (+4,5%).

A livello provinciale, l’incremento più sostenuto è stato registrato a Massa, con un +6,5%, seguita da Prato (+3,3%) e da Firenze (+3,2%). Arezzo, al contrario, è stata la provincia con il calo più deciso in regione (-12,4%), seguita da Pisa (-9,9%) e da Livorno (-8,5%).

Province Variazione Numero di richieste (anno 2015)

AREZZO -12,4%

FIRENZE +3,2%

GROSSETO -3,6%

LIVORNO -8,5%

LUCCA +2,6%

MASSA-CARRARA +6,5%

PISA -9,9%

PISTOIA -6,4%

PRATO +3,3%

SIENA -5,9%

TOT. TOSCANA -2,4%

TOT. ITALIA +4,5%

Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie

L’analisi di CRIF evidenzia come in questi anni le imprese non abbiano mai smesso di rivolgersi agli Istituti di credito. Piuttosto, nel corso del tempo sono cambiate le finalità per le quali i finanziamenti sono stati richiesti: in primis per sostenere l’attività corrente durante gli anni più duri della crisi, sempre più frequentemente per sostenere gli investimenti e lo sviluppo del business negli ultimi periodi di osservazione.

Anche per quanto riguarda gli importi richiesti, la Toscana ha fatto segnare un calo pari a -14,5% rispetto al 2014, in controtendenza rispetto alla variazione rilevata a livello nazionale (+4,8%). Nel 2015 il valore medio regionale si è attestato a 74.407 Euro. In regione il record spetta ad Arezzo, con 133.468 Euro, seguita a notevole distanza da Livorno, con 85.680 Euro. A Firenze, l’importo medio si è attestato a 58.736 Euro mentre fanalino di coda è risultata la provincia di Massa-Carrara, con un importo medio che si è fermato a 32.441 Euro. Lucca (+32,7%), Pistoia (+24,5%) e Prato (+31,5%) sono risultate le uniche province in regione ad aver fatto segnare una crescita nell’importo medio richiesto rispetto all’anno precedente.

Province Importo Medio 2015 (in euro)

AREZZO 133.468

FIRENZE 58.736

GROSSETO 62.357

LIVORNO 85.680

LUCCA 80.767

MASSA-CARRARA 32.441

PISA 72.722

PISTOIA 67.706

PRATO 83.777

SIENA 74.873

TOT. TOSCANA 74.407

TOT. ITALIA 72.805

Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie

“L’andamento delle richieste di finanziamento rappresenta un indicatore fondamentale per tastare il polso, in modo tempestivo, alle imprese – spiega Simone Capecchi, Direttore Predictive Information Solutions di CRIF -. Nell’anno appena concluso dopo un primo trimestre all’insegna della prudenza si è assistito ad una progressiva accelerazione della domanda di finanziamento da parte delle imprese, con un ultimo trimestre da record”.

“Le aziende di credito, che grazie al quantitative easing e ai bassi tassi applicati dalla BCE hanno riacquistato la liquidità necessaria per sostenere gli impieghi, si trovano oggi a dover individuare le imprese più profittevoli da affidare – conclude Capecchi -. In particolare per quanto riguarda le start up, dovranno però affinare ulteriormente i sistemi di valutazione per analizzare le capacità imprenditoriali o del management, la bontà del business plan e la solidità del settore di riferimento in modo da poterle accompagnare in un cammino di crescita sano e duraturo”.

Fonte: Ufficio Stampa

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