
Le temperature in picchiata di questi giorni hanno mandato in tilt il riscaldamento nelle aule della struttura prefabbricata dell’istituto superiore Chino Chini di Borgo San Lorenzo.
E gli studenti hanno vivacemente protestato, avvertendo anche gli amministratori locali.
Il problema è stato affrontato stamani durante l’incontro che si è tenuto tra una delegazione di studenti del Chino Chini e il sindaco di Borgo Paolo Omoboni e il sindaco di Barberino e delegato all’Edilizia scolastica della Città Metropolitana di Firenze Giampiero Mongatti: "La temperature rigide hanno provocato un guasto al sistema di riscaldamento della struttura prefabbricata, con disagi evidenti ai ragazzi che vanno risolti, e rispetto ai quali ci siamo già muovendo.
I tecnici hanno effettuato sopralluoghi e misurazioni, e nuove pompe di riscaldamento saranno installate entro tre giorni - afferma il sindaco di Barberino e delegato all’Edilizia scolastica della Città Metropolitana Giampiero Mongatti - per essere attive dall’inizio della prossima settimana. Nel frattempo i tecnici della Città Metropolitana stanno cercando altre soluzioni per riportare una temperatura adeguata nelle aule".
Ma nell’incontro si è parlato anche di prospettive per il polo scolastico del Mugello: "Abbiamo affrontato anche il problema degli spazi scolastici, di nuove aule, per eliminare la struttura prefabbricata - commenta il sindaco di Barberino e delegato all’Edilizia scolastica della Città Metropolitana Giampiero Mongatti -.
L’ipotesi progettuale concordata con la scuola è quella di un nuovo corpo, con un ampliamento dell’edificio del Giotto Ulivi. Occorre predisporre il progetto e cercare i finanziamenti ma questo, lo evidenzio, è un impegno prioritario nella programmazione scolastica del nostro territorio".
Tra le esigenze di spazi scolastici, non manca una nuova palestra. E al riguardo il sindaco di Borgo San Lorenzo Paolo Omoboni ha lanciato l’ipotesi del project financing: “Bisogna essere concreti, la priorità sono nuove aule per i ragazzi - sottolinea - ma possiamo pensare a una struttura più leggera, una tensostruttura, per rispondere alle esigenze di spazi per l’attività fisica ma anche per dare nuovi spazi per lo sport al territorio.
E la strada più semplice in questo momento potrebbe essere una partnership pubblico-privato, con il coinvolgimento di associazioni sportive interessate".
Fonte: Unione Montana dei Comuni del Mugello - Ufficio Stampa
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