
Queste le dichiarazioni del capogruppo di Forza Italia Jacopo Cellai a seguito dell'approvazione del regolamento per la tutela del patrimonio del centro storico
"L'amministrazione comunale si è finalmente accorta che il fenomeno dei cosiddetti mini market è diventato una vera emergenza e tenta di correre ai ripari.
Se può essere condivisibile il requisito dei 40 metri quadri per nuove attività commerciali che vendano alcolici, non è corretto né giuridicamente sostenibile imporre l'adeguamento entro tre anni ad attività già in essere. Piccole botteghe, fornai od ortolani che rappresentano un baluardo della nostra tradizione sarebbero ingiustamente e ulteriormente penalizzati, e il loro inserimento all'interno del 'commercio tradizionale' è ancora tutto da fare.
Quanto alle altre presunte novità introdotte, registriamo che si tratta di provvedimenti che sono già in vigore in parte dal 2008, in parte dal 2011. La vendita di generi alimentari tramite apparecchi autmatici, per fare un esempio, è vietata da anni nel centro storico, eppure sono state aperte più e più strutture del genere. Quanto ai money transfer e ai call center, le autorizzazioni per le aperture non competono al Comune che può intervenire solo sotto la disciplina urbanistica, cosa che ad oggi non è stata fatta.
Non riteniamo corretto vietare nuovi fast food o self service poiché non se ne ravvisa una ragione plausibile, né tantomeno vietare nuove sale da ballo, giudicandole a priori incompatibili con il centro storico. Abbiamo altresì proposto per tutte le nuove attività commerciali che si insista fortemente sulla tutela della qualità urbana delle vie e piazze in cui insistono; infissi, vetrine, insegne, devono garantire il decoro dell'attività stessa, mentre la sinistra ha lasciato aprire tanti e tanti piccoli orrendi pseudo negozi in questi anni. Abbiamo anche chiesto di estendere a via Palazzuolo la medesima disciplina vigente per via Tornabuoni, dove sono consentite solo determinate nuove attività commerciali con l'esclusione di attività come i minimarket.
Le norme esistono, il problema è quello di farle rispettare e di mettere la Polizia Municipale in condizione di farlo. E quali risorse in più, professionali e finanziarie, sono messe a disposizione della Polizia Municipale per far rispettare i regolamenti? Nessuna, ad oggi. Si triplicano le norme senza minimamente aumentare il controllo.
Una delibera insomma di buoni propositi, ma noi abbiamo bisogno di fatti concreti. Abbiamo avanzato le nostre proposte in questo senso con gli emendamenti, che sono stati tutti puntualmente bocciati. Di qui il nostro voto contrario".
Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa
Notizie correlate
Tutte le notizie di Firenze
<< Indietro