
Il Dramma Popolare, l’esperienza d’importanza nazionale nata a San Miniato nel 1947, guarda già ad un 2016 d’impegno e di nuove importanti scene. Lo annuncia il presidente Marzio Gabbanini. «Nell’anno appena concluso il Dramma è riuscito realizzare iniziative teatrali e incontri culturali che hanno fortemente testimoniato l’alta qualità delle proposte e la vitalità dell’istituto – spiega Gabbanini – Ai Venerdì del Dramma, che hanno visto la presenza a San Miniato di personaggi e personalità di chiara fama, il Dramma ha accompagnato mostre legate a una storia lunga ormai ben 70 anni, facendo conoscere al grande pubblico documenti inediti, opere di pittori e fotografi come Alberto Burri o vedendo la partecipazione di grandi attori quali Giancarlo Giannini, Giobbe Covatta, Giuseppe Cederna, Livia Grossi, mentre il programma del Festival si è fatto sempre più ricco di spettacoli di forte spessore spirituale ed etico con testi e protagonisti ogni volta di forte impatto, a partire da Lina Sastri».
«E’ così possibile un bilancio realmente soddisfacente anche in virtu’ di nuove collaborazioni con altre Istituzioni culturali che hanno saputo avvicinare il mondo del teatro a quello della storia, la letteratura e la poesia alle vicende che hanno segnato nel tempo la città di San Miniato – aggiunge Gabbanini – Parallelamente il Dramma Popolare ha provveduto ad estendere il corpo sociale innalzando il numero dei soci fino a 100, così da dotarsi di nuove risorse umane, professionali, ma soprattutto di energie cariche di vitalità e di entusiasmo». Le proposte culturali hanno investito aspetti quanto più diversi tanto da toccare il mondo dell’arte, la storia delle istituzioni, la poesia.
«Sono andati in questa direzione i sostegni insostituibili della Fondazione Cassa Risparmio di San Miniato, del Comune , della Cassa di Risparmio spa , ma anche di sponsor privati a partire da Tecnoambiente, così da testimoniare un legame sempre più forte del Dramma Popolare con il suo territorio di riferimento – aggiunge Gabbanini – Quest’anno ha visto poi la nomina del nuovo vescovo, Andrea Migliavacca che, con la sua giovinezza, la sua profonda preparazione teologica ha saputo da subito conquistarsi la simpatia e il rispetto della popolazione e delle istituzioni».
Il Dramma Popolare può dunque guardare al 2016.«Soci, membri de Cda, volontari e gente comune, direttore artistico e presidente sono già indirizzati e proiettati verso le celebrazioni di un settantesimo dalla nascita del Dramma Popolare che merita non soltanto di essere considerato una risorsa culturale di altissimo valore, ma di veder crescere intorno a sè un clima di grande valorizzazione, di partecipazione attiva da parte di tutti e della città di San Miniato in particolare».
Fonte: Fondazione Istituto Dramma Popolare
Tutte le notizie di San Miniato
<< Indietro