
"L'episodio di bullismo accaduto lunedì alla stazione di San Romano nei confronti di un ragazzo di 18 anni, Daniel Santucci, ha profondamente indignato i sindaci dei Comuni di Montopoli, San Miniato, Santa Croce Sull'Arno e Castelfranco di Sotto. Il loro commento: “Condanniamo questo gesto sia come sindaci che come semplici cittadini.
Il bullismo, lo sappiamo, cresce e si rafforza soprattutto a causa del silenzio delle vittime che lo subiscono e di chi rimane inattivo o indifferente. Per questo esprimiamo solidarietà nei confronti di Daniel che ha avuto la forza ed il coraggio di reagire denunciando quanto accaduto e non rimaniamo inattivi davanti a questo episodio.
Apprezziamo la scelta di questo giovane per aver deciso di parlare con i suoi aggressori, assieme alla sua famiglia, cercando di risolvere la situazione senza ricorrere a denunce individuali, un gesto forte e coraggioso il suo, che gli fa onore e ci rende orgogliosi, quasi come un genitore potrebbe esserlo di un figlio.
Il bullismo è un atto codardo, che paralizza sottraendo libertà di pensiero e movimento, per questo deve essere fronteggiato ed arginato in ogni sua forma.
Una cosa vorremmo dire agli aggressori di Daniel, non esiste diversità alcuna che giustifichi simili atti di violenza. L'ignoranza, l'intolleranza e la paura appartengono alle “piccole” persone, cercate di essere “grandi”."
L'episodio a cui fanno riferimento gli amministratori parla dell'aggressione del ragazzo gay a calci, pugni e insulti avvenuta nel pomeriggio di lunedì 11 gennaio. Il racconto è emerso quest'oggi, dopo un tentativo, racconta Santucci, di raccontare la faccenda alla polizia. Ma la risposta è stata: "Sono affari di voi giovani". Così è emerso sulla stampa il racconto di anni di vessazioni, dopo i fatti analoghi di Castelfiorentino e la pubblica denuncia del giovane Christian Cicilano.
In un'intervista a Repubblica, che riferisce la notizia nell'edizione di oggi, il giovane racconta che i compagni hanno cominciato a prenderlo in giro a 15 anni "perché - dice - sembravo una femmina invece che un ragazzo e da allora non hanno più smesso". "Ora che sono maggiorenne e omosessuale dichiarato - aggiunge - continuo ad avere paura di camminare la sera da solo".
Il questore Francini: "Accerteremo i fatti"
Aggredito e picchiato da alcuni coetanei perché gay, chiama la polizia ma l'operatore del 113 liquida la questione come una 'ragazzata'. E' quanto ha denunciato al quotidiano Il Tirreno Daniel Santucci, diciottenne omosessuale di San Romano: "Sono amareggiato e per questo ho deciso di rendere pubblico quanto mi è accaduto lunedì pomeriggio".
"Mi riservo qualsiasi valutazione sul fatto - ha detto il questore Alberto Francini - dopo avere svolto gli accertamenti necessari che certamente faremo per fare chiarezza e se saranno confermate queste accuse saranno presi provvedimenti nei confronti dell'operatore".
L'episodio 'incriminato', secondo quanto riferito da Santucci, sarebbe avvenuto intorno alle 16 alla stazione del piccolo centro del Pisano: "Mi hanno avvicinato 5-6 giovani più grandi di me - ricorda - che conosco di vista perché già altre volte mi hanno preso di mira solo perché vivo alla luce del sole la mia omosessualità. Mi hanno colpito con calci e pugni e dopo, scosso e spaventato, ho chiesto aiuto al 113 ma mi hanno risposto che 'sono affari tra giovani, noi non c'entriamo niente'. Confesso che ora ho un po' paura".
Ma non è stato questo l'unico caso di bullismo omofobico a Pisa, perché qualche giorno fa, come riferiscono alcuni giornali in seguito ad una denuncia della rete degli studenti medi, un giovane è stato "insultato solo perché gay durante un'assemblea studentesca al liceo 'Buonarroti'".
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