
“Dopo tanto clamore e annunci sulle misure di emergenza e terminata l'attenzione dei media, si scopre che sullo smog non ci sono novità e che l'amministrazione comunale aspetta una nuova normativa della Regione, per attuare diversamente il conteggio dei giorni di superamento dell'inquinamento, e che si deve ancora discutere e concordare eventuali nuovi provvedimenti con gli altri Comuni dell'area metropolitana". Lo afferma Miriam Amato, che ha presentato una nuova interrogazione sullo smog in Consiglio, alla quale ha risposto l’assessore all'ambiente, Alessia Bettini.
“Non è dato sapere quale sia stato l'impatto reale sullo smog dei provvedimenti effettuati nei tre giorni di fine dicembre, sia dei divieti nella ztl che della riduzione dei riscaldamenti, i cui controlli sarebbero demandati alla Polizia Municipale, come se i divieti di dicembre fossero stati adottati solo per dire che anche Firenze aveva fatto qualcosa contro l'inquinamento” sottolinea la consigliera Amato.
“Su eventuali nuove misure antismog c'è stata anche una riunione il 22 dicembre scorso fra Comune di Firenze, Regione e altri Comuni, ma l'esito deve essere stato deludente, se hanno parlato di divieti di accensione fuochi all'aperto e al chiuso, di inviti e di informazione alla cittadinanza: un po' poco come nuove idee per combattere l'inquinamento atmosferico, afferma Amato.
“In particolare non mi è stato risposto sull'aggiornamento del Piano di Azione Comunale, con le misure antismog strutturali e di emergenza, piano che è scaduto da oltre un anno e di cui non è dato sapere quando uscirà il nuovo” ribadisce Amato.
“Lo smog non si combatte con gli slogan, così come nel caso delle colonnine di ricarica per i mezzi elettrici che nonostante le numerose conferenze stampa non sono ancora attive e molti cittadini, pur avendo eseguito tutte le fasi di un complesso procedimento burocratico, a distanza di mesi non hanno ricevuto la fatidica card, tantomeno informazioni circa le future condizioni di servizio e soprattutto la concreta possibilità di rifornire i propri mezzi” conclude Amato.
Fonte: Comune di Firenze - Ufficio stampa
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