
Si inaugura in anteprima a Tokyo, venerdì 15 gennaio, nel prestigioso Tokyo Metropolitan-Edo Museum, la mostra “Leonardo Da Vinci Beyond the visible (al di là del visibile)”. Resterà aperta fino al 10 aprile 2016.
Già il titolo evidenzia aspetti originali, inediti e significativi di questa esposizione, ideata da Alessandro Vezzosi e Agnese Sabato del Museo Ideale Leonardo Da Vinci, prodotta da Mainichi Newspapers (il grande e più antico giornale giapponese), insieme alla Fondazione Metropolitana per la Storia e la Cultura di Tokyo, NHK (la televisione di Stato) e NHK Promotions Inc, che sarà evento cardine per le manifestazioni del 150° anniversario dei rapporti diplomatici fra l’Italia e il Giappone nel 2016, promosse dai Ministeri e dalle Ambasciate dei due Paesi. Con la collaborazione di grandi Musei (dal Museo di Capodimonte a Napoli alla Scotland National Gallery) e di altre istituzioni europee pubbliche e private, curatore internazionale è ancora Alessandro Vezzosi; curatore giapponese il famoso traduttore dei manoscritti di Leonardo il Prof. Saito dell’Università di Kyoto.
Atterreranno a Tokyo domani, sabato 9 gennaio, anche 43 opere provenienti dal Museo Ideale Leonardo Da Vinci (per la maggior parte non ancora esposte a Vinci). La mostra di Tokyo si aprirà poi al pubblico il 16 gennaio con una conferenza dello stesso Vezzosi, e intende contribuire in maniera originale e sorprendente ad ampliare e approfondire la conoscenza di Leonardo Da Vinci. Il massimo protagonista del Rinascimento è anche il più celebre artista scienziato al mondo, ma spesso la sua opera è fraintesa, non compresa nella sua vera e geniale complessità e nei suoi valori fondamentali per la cultura del nostro tempo.
Questa esposizione presenta la molteplicità del genio in diverse sezioni: da “Il genio e il mito di Leonardo” a “La natura e l’uomo”, da “Il Volo al di là dei limiti umani” a “Il confronto con la natura e il divino”; da “La figurazione dell’invisibile” fino a “L'eredità di Leonardo, la bottega rinascimentale e l'Achademia Leonardi Vinci”.
In particolare si concentra sui due più significativi ed elevati aspetti e fini ultimi dell’opera di Leonardo: il primato della pittura, che “avanza [supera] tutte le opere umane” e giunge a creare figure al di là del visibile, e il progetto, fra scienza e tecnica ad arte, di realizzare il sogno e l’utopia.
Leonardo, che si definiva “discepolo dell’esperienza”, aveva elaborato un suo metodo incomparabile di disegno analitico e pittura come “cosa mentale”; studiava l’universo che lo circondava, dal microcosmo al macrocosmo, per codificare una conoscenza “enciclopedica” ma in divenire, fondata sulla comprensione dei fenomeni, dei principi essenziali e delle dinamiche del reale, indagando l’animo, la mente e i sensi oltre alle “infinite ragioni che non furono mai in esperienza”.
Progettava trasformazioni della città e del territorio a misura d’uomo, e ingegni per superare i limiti umani, pure nella sfida con la natura e nel confronto con il divino (la “divina necessità”), evidenziando il più fantastico sogno tecnologico: quello del volo umano. Leonardo esprimeva tutta questa complessità nella sintesi della pittura, che per lui era anche scienza e filosofia, in una quintessenza figurativa, creativa, che tendeva all’infinito tecnicamente (con lo sfumato) e concettualmente, fino all’enigma dell’arte e alle sue rivelazioni e invenzioni immaginifiche. Per questi due punti focali si sono individuate e vengono esposti tra gli altri originali a Tokyo due opere straordinariamente significative ed emblematiche: il Codice sul volo degli uccelli, che in 38 pagine esemplifica l’arte-scienza, gli studi di natura e architettura, meccanica e idraulica, dalla vita quotidiana all’utopia tecnologica, dal metodo sperimentale alla profezia del volo umano; e la Madonna dell’aspo Buccleuch, non solo poiché si tratta della meno conosciuta fra le rarissime e quasi tutte inamovibili pitture autografe documentate di Leonardo (a parte l’integrazione del paesaggio), ma soprattutto in quanto quadro-marchingegno cosmologico ed escatologico, espressione della maturità stilistica e “metafisica” di Leonardo, “al di là del visibile”.
Questa Madonna Buccleuch (come la Gioconda trafugata dal Louvre nel 1911 e ritrovata a Firenze nel 1913) è stata vittima di una furto nel 2003 e recuperata nel 2007. Successivamente è stata fra i protagonisti della più prestigiosa mostra su Leonardo, quella del 2011 nella National Gallery di Londra. Un’altra notevole coincidenza sottolinea il valore delle opere che saranno esposte a Tokyo: l’unico manoscritto oggetto di un furto, dopo che Napoleone aveva fatto trasferire a Parigi i codici di Leonardo della Biblioteca Ambrosiana di Milano, è proprio il Codice sul volo rubato verso il 1841 da un illustre scienziato, poi ricomposto in momenti diversi nella Biblioteca Reale di Torino, dove si conserva abitualmente.
Ora la Madonna Buccleuch e il Codice sul volo vanno entrambi in mostra a Tokyo, per la prima volta in Asia.
Fonte: Museo Ideale Leonardo Da Vinci
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