Meningite, nuovo caso. Ricoverato a Empoli un uomo di 58 anni

L'ospedale di Empoli (foto gonews.it)

È stata confermata questo pomeriggio la diagnosi di infezione da meningococco di tipo C in un paziente di 58 anni di Fucecchio ricoverato dalle ore 12 di oggi (8 gennaio) nel reparto di terapia intensiva del “San Giuseppe” di Empoli arrivato in emergenza con dolori e febbre alta.

Il quadro clinico dell’uomo, domiciliato nel comune di Fucecchio, ma residente a Massa, è grave e le analisi di laboratorio del Meyer hanno confermato la diagnosi: meningococco di tipo C.

I sanitari del dipartimento di prevenzione di Empoli si sono immediatamente attivati sottoponendo a terapia antibiotica i familiari e le persone con le quali l’uomo, nei giorni precedenti al manifestarsi della malattia, ha avuto contatti ravvicinati. Sono in corso le indagini per quantificare i contatti stretti. Per estrema cautela devono essere sottoposti a profilassi anche i soggetti già vaccinati per meningococco C o quadrivalente (ACWY).

Sono circa 60 le persone che dovranno sottoporsi a profilassi stando alle indagini effettuate dai sanitari empolesi sui contatti stretti del paziente, domiciliato a Fucecchio, ma residente a Massa. Di questi contatti stretti 3 sono di Massa.

Inoltre, in base alle recenti indicazioni regionali, i soggetti identificati come contatti stretti e sottoposti a profilassi, possono eseguire gratuitamente la vaccinazione con vaccino quadrivalente.

Quello di Empoli è il 40esimo caso in Toscana dal 2015 e il primo di Meningite di tipo C del 2016.

Per la profilassi dei contatti del paziente di 58 anni i sanitari del dipartimento di prevenzione saranno disponibili, domani sabato 9 gennaio, in un apposito ambulatorio del Centro direzionale, in via dei Cappuccini al numero civico 79 di Empoli, dalle ore 9 alle 12.

E’ stato anche messo a disposizione il numero di telefono cellulare 3357804176.

In base alle recenti indicazioni regionali, i soggetti identificati come contatti stretti e sottoposti a profilassi, possono eseguire gratuitamente la vaccinazione con vaccino quadrivalente.

Si ricorda che la meningite si diffonde solo per via respiratoria e i contatti con la persona malata devono essere stati molto ravvicinati.

Per contrastare la diffusione del meningococco di tipo C, la Regione Toscana ha messo in atto un’importante campagna di prevenzione, che proseguirà fino al mese di giugno 2016, offrendo la vaccinazione gratuita a coloro che hanno tra gli 11 e i 45 anni di età.

Il meningococco è un batterio che si localizza nel naso e nella gola spesso di portatori sani e asintomatici, fino ad interessare dal 2 a ben il 30% della popolazione. Questa condizione non è correlata a un aumento del rischio di meningite o di altre malattie gravi. L’infezione si trasmette da persona a persona attraverso le secrezioni respiratorie.

Il meningococco è un batterio che risente delle variazioni di temperatura e dell’essiccamento. Dunque, fuori dell’organismo sopravvive solo per pochi minuti.

Esistono 13 diversi sierogruppi di meningococco, ma solo cinque causano meningite e altre malattie gravi: A, B, C, Y e W 135. I sintomi non sono diversi da quelli delle altre meningiti batteriche, ma nel 10-20% dei casi la malattia è rapida e acuta, con un decorso fulminante che può portare al decesso in poche ore anche in presenza di una terapia adeguata.

I malati di meningite o altre forme gravi sono considerati contagiosi per circa 24 ore dall’inizio della terapia antibiotica specifica. La contagiosità è comunque bassa, e i casi secondari sono rari. Il meningococco può, tuttavia, dare origine a focolai epidemici. Per limitare il rischio di casi secondari, è importante che i contatti stretti dei malati effettuino una profilassi con antibiotici. Nella valutazione di contatto stretto (che deve essere fatta caso per caso) vengono tenuti in considerazione:
a) i conviventi, considerando anche l’ambiente di studio (la stessa classe) o di lavoro (la stessa stanza)
b) chi ha dormito o mangiato spesso nella stessa casa del malato
c) le persone che nei dieci giorni precedenti l’esordio hanno avuto contatti con la sua saliva
d) i sanitari che sono stati direttamente esposti alle secrezioni respiratorie del paziente (per esempio durante manovre di intubazione o respirazione bocca a bocca).

La sorveglianza dei contatti è importante per identificare chi dovesse presentare febbre, in modo da intercettare eventuali ulteriori casi. Questa sorveglianza è prevista per 10 giorni dall’esordio dei sintomi del paziente. Il periodo di incubazione è generalmente 3-4 giorni (da 2 fino a 10 giorni).Con cortese preghiera di diffusione

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