
In merito ad un comunicato apparso su un social network a firma Luca Mazzinghi, Presidente Arcigay di Livorno, la Lega Nord livornese, ritiene doveroso fare alcune precisazioni.
“Ritengo quanto detto dal Presidente Arcigay Livorno, che taccia i leghisti ed appartenenti ad altri partiti, di essere persone NON normali, affette da patologie, un intervento assolutamente fuori luogo e legato a dietrologie che ci sfugge possano appartenere a chi si batte tutti i giorni per la dignità ed i pari diritti”. Queste le parole di Alessandro Scipioni, Commissario Lega Nord della provincia livornese.
“La Lega-continua Scipioni-da sempre si dissocia da qualsiasi forma di omofobia ed è per la tutela dei diritti di tutte le persone, a prescindere dalle loro personali scelte sessuali. Ciò che da noi, viene sempre ribadito, è la ferma opposizione all’adozione da parte delle coppie omosessuali e dell’abolizione dei termini Padre e Madre, ma questo non autorizza nessuno ad etichettarci per persone che sfruttano la donna, o a paragonarci agli omofobi; anzi, riconosciamo che ci debbano essere dei diritti civili a tutela delle coppie non sposate, omosessuali ed eterosessuali, quali i diritti ereditari ed i testamenti biologici. Penso-prosegue Scipioni-che il confronto sia alla base di qualsiasi sano rapporto e sembra evidente che non ci sia alcuna volontà, in questo senso, da parte dell’Arcigay; se il loro pensiero, è che chi non la pensa come loro, siano persone NON normali, ritengo che queste parole siano molto gravi e che le scuse da parte di chi le ha pronunciate, siano quanto meno dovute”.
Interviene, sulla questione, anche Elena Vizzotto, responsabile comunicazione Lega Nord Livorno: “Ho letto io per prima, il post evidenziato in pagine pubbliche da parte del Presidente Mazzinghi e dopo un iniziale sgomento, ho ritenuto intervenire(il post, poi, è stato successivamente eliminato ndr), come donna e come leghista. Ho amici ed amiche che amano persone del loro stesso sesso e mai e poi mai, ci siamo ritenuti “non normali” gli uni nei confronti degli altri. Anzi, ho cercato di capire le loro ragioni e loro le mie(alcuni votano per lo stesso movimento che rappresento ndr).
”Non capisco-sottolinea la Vizzotto- a che pro vi sia la strumentalizzazione di un tema così delicato, proprio da parte di chi tutti i giorni parla di pari diritti, dignità e discriminazione. Essere affetti da patologie, ahimè ricorda malattie e dolori e lo dico con cognizione di causa, dato che sono una persona affetta da malattia rara, quindi ben cosciente di cosa sia essere “affetti da patologie, o considerato NON normale”.
“Sostengo da sempre-asserisce la rappresentante del Carroccio-il mio essere donna ed il dono naturale di poter concepire figli, sostengo da sempre la mia ferma convinzione di voler continuare a chiamare i miei genitori Padre e Madre(questo non fa di me una persona Non normale).
“Sono certa-conclude Elena Vizzotto- che il Presidente dell’Arcigay, mentre scriveva quelle parole, non si sia reso conto della gravità delle medesime, ma è doveroso che ci sia una ferma presa di posizione e mi auguro che avvenga, in primis, da chi questa persona dovrebbe rappresentare; l’amore è altro rispetto a queste parole che alzano solo muri e non rendono nessuno migliore”.
Lega Nord Livorno Ufficio Stampa
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