
Torna la “Befanata dei poeti”, il grande evento dell’Epifania dal Montalbano alla Valdelsa con il Centro Tradizioni Popolari .
La rievocazione dell’antico rito della “Befanata” nell’uso rinascimentale con il gioco di società in poesia.
La “Befanata dei Poeti” giunge alla terza edizione con grandi novità. Innanzitutto l’organizzazione generale della manifestazione passa al Comitato Promotore Centro Tradizioni Popolari dell’Empolese Valdelsa, recentemente costituito, con il patrocinio dell’Unione dei Comuni del territorio di riferimento. Il giorno dedicato non sarà soltanto quello tradizionale, la Vigilia dell’Epifania ovvero il 5 gennaio 2016, ma interesserà anche il giorno della festa con un nuovo evento, speciale.
I luoghi della Befanata coinvolgono quest’anno ben tre comuni. A Vinci, nella frazione di Faltognano, dove il rito delle “befanate” in poesia è stato rinnovato e riportato in auge, si aggiungono i comuni di Empoli e di Certaldo, per ragioni e motivi storici diversi. Protagonisti rimangono i poeti dell’ottava rima che si cimenteranno nelle diverse tradizioni e versioni della Befanata, da quella di questua alla versione lirica, tipica del Montalbano e della Valdelsa. Le feste avranno inizio con il canto della Befana itinerante, riprendendo uno schema rituale presente soprattutto nella campagna dove la Befana girava di podere in podere con testi spesso identici, chiedendo per compensa cibo e vino.
Il giorno 5 gennaio 2016, i “canterini” partiranno alle ore 16,30 dalle cantine Montalbano di via Livornese a Empoli, con una merenda musicale aperta a tutta la cittadinanza. Verso le ore 18 il gruppo dei poeti si sposterà all’Oleificio Montalbano di via Beneventi a Vinci. Per saper cantare serve anche l’olio nuovo, quest’anno peraltro di una qualità eccellente. L’evento è ad ingresso libero.
Alle 20 infine l’arrivo a Faltognano presso il Circolo Arci, nel luogo dove il rito della Veglia dell’Epifania è stato riscoperto e rinnovato ormai da qualche anno. Durante la cena spettacolo, a prenotazione obbligatoria dato il limitato numero di posti, si svolgerà l’antico gioco cinquecentesco delle polizze, la Befanata ”lirica”, con il sorteggio dei personaggi ed eventi dell’anno appena trascorso, su cui i poeti saranno inviati a cantare, nella forma del contrasto e con l’applauso del pubblico ad indicare il successo nella disfida poetica. Al termine della serata, sulla base delle segnalazioni raccolte, della qualità del canto dei poeti, verrà proclamata la Befana dell’anno, ovvero il personaggio che più ha colpito l’attenzione dei partecipanti, nel bene o nel male, durante l’anno appena trascorso. Nell’occasione saranno esposti i nuovi cartelloni delle “befanate”, un retaggio del vecchio rito paesano nel corso del quale le “befane”, ovvero le rime inventate sui personaggi e le sorti del paese durante la veglia dell’Epifania, venivano trascritti su grandi fogli e appesi per le vie con il divertimento della popolazione. Come ormai succede da qualche anno, il circolo di Faltognano conserva i cartelloni per l’intero anno solare, fino alla prossima edizione della Befanata.
«Le suggestioni che evoca l’ottava rima – ha affermato Paolo Santini, assessore alla cultura del comune di Vinci - sono da sempre un prezioso patrimonio immateriale delle nostre popolazioni ed espressione viva dell’identità culturale di questi luoghi. I rimandi alla poesia colta poi, e le relazioni che si intrecciano fra cultura popolare e le forme più elevate della cultura letteraria fanno del genere in questione un autentico tesoro da salvaguardare e da far conoscere. L’ottava rima è però soprattutto espressione forte di dialogo, di apertura, essenza stessa della discussione, e porta con sé valori straordinari che debbono far parte oggi più di ieri del nostro bagaglio culturale. Iniziative come queste, e soprattutto il percorso avviato con l’istituzione del comitato promotore per un centro tradizioni popolari dell’Empolese Valdelsa mirano proprio a diffondere e tramandare i valori più puri della tradizione proiettandoli verso un luminoso futuro».
Il 6 gennaio 2016 l’appuntamento è alle ore 17. La Befana dal Montalbano volerà in Valdelsa, alle antiche mura di Certaldo Alto, per incunearsi nella Casa del Boccaccio dove i poeti dell’ottava rima renderanno omaggio al loro maestro. Un modo per significare come la poesia popolare toscana abbia una radice colta, che affonda nei secoli più importanti della nostra storia e cultura. L'ottava rima è infatti il metro usato nei cantari trecenteschi e nei poemetti del Boccaccio. Non è certo chi l'abbia inventato. Qualcuno sostiene che sia invenzione del poeta di Certaldo ripreso poi dai cantari (detti anche canterini), altri sostengono esattamente il contrario. È certo che il suo uso può essere rintracciato fin dal XIV secolo. Diventerà poi il metro di poeti popolari, come Antonio Pucci e colti come Franco Sacchetti che lasceranno al Pulci, al Boiardo e all’Ariosto di elevarlo alle più alte cime. È, in pratica, lo stesso metro utilizzato dai poeti estemporanei per i loro contrasti improvvisati, espressione di quella oralità tipica della cultura e poesia popolare toscana. Un vero e proprio ritorno alle comuni origini della poesia popolare e colta, aspetto tra i più belli e significativi della cultura toscana.
A dare il benvenuto al ritorno dei poeti dell’ottava rima sarà il professor Fabio Dei della Società Storica della Valdelsa, assieme alle autorità e al Presidente del Comitato Paolo Gennai. Nell’occasione verrà consegnata una targa d’onore ai familiari di Natale Masi (socio onorario del Comitato Tradizioni Popolari Empolese-Valdelsa, uno degli ultimi poeti estemporanei del Montalbano, ricordato come un maestro di ottave da Roberto Benigni). I poeti improvvisatori di questa edizione saranno Fabrizio Ganugi (Prato) Enrico Rustici (Braccagni) Gabriele Ara (Prato) Marzio Matteoli (San Miniato). Una bella pagina di storia, cultura e tradizione della nostra Toscana che ben s’identifica nel “bel stile di chi improvvisa e canta”.
"Per la prima volta Certaldo accoglie la "Befanata dei poeti" con grande entusiasmo - il commento dell'assessore alla cultura del Comune di Certaldo, Francesca Pinochi - e lo fa in un luogo simbolo come la casa del Boccaccio. Questa iniziativa è senza dubbio un omaggio al grande Poeta e alla sua arte. Far conoscere l'ottava rima significa contribuire a tramandare una forma autentica d'arte poetica e popolare, vuol dire farla apprezzare alle giovani generazioni e consentire uno scambio di tradizioni proprio per accrescere il senso di una comune appartenenza. Grazie al Centro Tradizioni Popolari per aver coinvolto Certaldo in questo evento che fonde insieme storia, cultura e tradizione e che ci permette di comunicare questo importante patrimonio”.
Tutti gli eventi sono patrocinati dai comuni di Vinci e Certaldo. Durante tutta l’iniziativa sarà attivo uno stand dell’Associazione per informazioni e per aderire in qualità di socio.
Fonte: Comitato Tradizioni Popolari
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