
Una aggressione a sfondo omofobo è stata denunciata stamani ai carabinieri della stazione di Castelfiorentino. L’episodio sarebbe avvenuto nella serata di ieri, martedì 29 dicembre, allo scalo ferroviario della cittadina valdelsana. Un giovane del posto, C.C. le iniziali, 28enne, racconta attraverso facebook di essere stato preso a sassate da alcuni ragazzi che lo hanno visto scendere da un treno arrivato da Siena. Erano circa le 20.30. Nel post il giovane aggredito parla di un gruppo di sei persone che prima lo hanno deriso e poi sarebbero passati alla sassaiola. Una volta al sicuro, la vittima dell’aggressione ha chiamato i carabinieri ai quali oggi si è presentato in compagnia del sindaco Alessio Falorni. A quanto pare, comunque, le pietre non lo hanno colpito tant’è che il reato contestato a questo punto è quello di tentata aggressione.
“Purtroppo ho un senso civico troppo elevato per farmi scivolare addosso questi fatti violenti – ha scritto il giovane che ha subìto l’aggressione – mi posso far scivolare addosso un ‘frocio’ sbraitato per strada, a volte ci rido anche su, ma in questi atti offensivi con tanto di violenza tolleranza zero”.
IL LUNGO INTERVENTO DEL SINDACO FALORNI
“La denuncia è un fatto personale, e quindi formalmente l'ha fatta lui – spiega il sindaco Alessio Falorni – ma io ho voluto far sentire in particolare la presenza dell'Amministrazione Comunale su questa faccenda per due motivi. Il primo è che l'aggressione è a sfondo omofobo. Questo ragazzo si è sentito tirare pietre addosso e bollare con epiteti offensivi riferiti alla sua sessualità. Un ragazzo d'oro, per come personalmente lo conosco, e a maggior ragione la cosa fa incavolare; ma in ogni caso, qualsiasi persona in un paese civile deve avere tutto il diritto di avere l'orientamento sessuale che preferisce, e poter girare in totale sicurezza come e dove più gli aggrada, senza che a qualche imbecille la cosa non vada a genio. A maggior ragione a Castelfiorentino, che per cultura civile e valoriale questo tipo di comportamenti retrogradi e razzisti non li ha mai digeriti. Voglio marcare con chiarezza da che parte si schiera l'Amministrazione, su roba del genere”.
“Secondo – spiega Falorni – l'aggressione è avvenuta alla Stazione. Gli aggressori, che questo ragazzo non ha potuto identificare, fanno parte sicuramente di uno di quei gruppetti che frequentano quei luoghi, e che sono alla base della stragrande maggioranza dei problemi legati alla microcriminalità che abbiamo a Castelfiorentino. Come dico a tutti i cittadini, Castelfiorentino non è Scampia, con tutto il rispetto. Lo ribadisco con forza. Per reati e problemi legati alla sicurezza è né più né meno nella medesima condizione di altri Comuni della zona e con le stesse caratteristiche. Molti di questi problemi si concentrano, appunto, su due/tre gruppetti di minorenni, ben conosciuti, così come lo sono le loro famiglie. Questi gruppi sono stati completamente mappati dalle Forze dell'Ordine, così come dall'Amministrazione Comunale. Fanno sempre le stesse cose: girano per il paese, rompono e vandalizzano proprietà private e pubbliche, trattano male la gente (soprattutto gli anziani), spacciano, e si macchiano di atti come quello descritto sopra. La Stazione è il luogo principe della loro attività, a maggior ragione in quanto territorio extracomunale, sul quale l'unico soggetto in grado di intervenire con pieni poteri è la Polfer. A seguito di una mia lettera precedente al Prefetto, abbiamo avuto per un periodo una concentrazione di Forze dell'Ordine corposa, che per un po' è servita ad allontanarli da lì. Adesso l'attenzione è diminuita (come era da attendersi), e questi sono tornati a stanziare di nuovo lì. Questi bambocci si sentono inattaccabili, e in parte dimostrano di esserlo, visto che sono un giorno si e uno no in Caserma, e poi se ne tornano belli belli a fare le proprie attività”.
Sul caso è lunghissimo l’intervento che Falorni fa su facebook e che prosegue così: “Non è una situazione tollerabile, nel nostro paese. Riscriverò ancora al Prefetto, e sarò ancora più chiaro: o lo Stato mette in campo un'azione precisa e mirata a risolvere il problema, o prima o poi lo faranno i cittadini, come mi viene segnalato più volte a voce e per e-mail. Siamo consapevoli che le Forze dell'Ordine segnalano una mancanza di normative adeguate a risolvere problemi di questo tipo. Bene: se ne faccia carico chi le leggi le fa, con un'azione precisa e urgente volta a riformare la giustizia e le procedure di intervento, e a mettere in condizione chi si occupa della nostra sicurezza di poter fare il proprio dovere IN MANIERA INCISIVA. La sicurezza non è un optional: è un elemento fondamentale del benessere dei cittadini, e uno dei benefici attesi per i quali ci dotiamo di uno Stato che paghiamo con le nostre tasse. Al momento, la percezione da parte del cittadino è che si tuteli di più chi delinque, rispetto a chi è vittima. Non occorre inasprire le pene: occorre LA CERTEZZA DELLA PENA. Non abbiamo bisogno di eserciti nelle piazze: abbiamo bisogno di poter far fare alle Forze dell'Ordine AZIONI MIRATE, e che producano EFFETTI TANGIBILI, non gente a cui di macchiare la fedina penale non interessa un tubo, che viene portata in Tribunale un giorno, e quello dopo è fuori”.
“Per quanto riguarda l'Amministrazione Comunale di Castelfiorentino – conclude Falorni – io farò la mia parte, e proseguirò negli impegni che mi sono preso con i castellani. Il contratto con la ditta che metterà le telecamere è già stato stipulato, e adesso in 45 giorni di tempo verranno installate. Un primo passo, non sufficiente però a risolvere completamente il problema. La procedura per avere a disposizione il primo piano della Stazione da FS, per garantirci un presidio territoriale, sta andando avanti: attendiamo fiduciosi l'ok da parte delle FS regionali. I vigili adesso hanno sottoscritto l'accordo sindacale e potranno rimetterci a disposizione i turni notturni. Interverremo ancora sulle famiglie di questi piccoli delinquenti, sapendo che si tratta di azioni che hanno avuto finora pochi risultati. Continuerò a richiedere a gran voce gli interventi da parte dei soggetti che hanno la competenza per farlo; i cittadini continuino a segnalare e a denunciare, senza alcuna paura, alle Forze dell'Ordine. Per me e Castelfiorentino è assolutamente vitale la vostra collaborazione. Però tutto questo non basta e non basterà: ognuno faccia la sua parte, anche agli altri livelli, perché la faccenda è ben al di là della tollerabilità. Intanto, il mio sostegno e la mia solidarietà, per quel che può valere, vanno al cittadino in questione, e a tutti quelli che condividono o hanno condiviso questo problema. Aiutatemi a dar voce a questa protesta, perché la mia vuol essere espressione della comunità intera di Castelfiorentino, e deve arrivare dove è necessario che arrivi, con sempre maggior forza”.
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