Lo scorso weekend ha debuttato al Teatro Comunale di Lamporecchio il Musical Ritorno al futuro, remake dell’omonimo famosissimo film che ad ottobre ha festeggiato il suo trentesimo compleanno.
La Compagnia Teatrale Ananche a questo scopo ha portato in scena una trentina di artisti tra attori, ballerini, cantanti e musicisti. Ritorno al futuro – Musical tribute, infatti, è uno spettacolo cantato e suonato interamente dal vivo. Questa Compagnia locale è attiva sul territorio fin dal 2003 ed ha portato in scena numerosi musical riscuotendo negli anni un successo dietro l’altro. Anche questa ultima fatica ha senza dubbio un impatto molto positivo sul pubblico e sono convinta che affinando delle piccole inezie non potrà che migliorare ancor di più.
Se non ricordate il capolavoro di Robert Zemeckis con Michael J. Fox e Christopher Lloyd, comunque, eccovene un rapido riassunto.
Tutto ha inizio il 25 ottobre 1985, quando Marty McFly, un diciassettenne californiano, sogna di diventare una rockstar, e, allo stesso tempo, ha una paura folle di provarci davvero. Insicuro e pessimista, non crede infatti in sé stesso e nelle proprie capacità… Un po’ come suo padre George che, da sempre, è succube del prepotente e spavaldo Biff. L’uomo, goffo e impacciato all’inverosimile, non è infatti un esempio positivo per i figli, ne un compagno stimolante per la consorte.
L’amicizia di Marty con Doc, un inventore un po’ strambo ed eccentrico, equilibra la situazione riuscendo addirittura a capovolgerla. Come? Spingendo tutti ad imparare il valore della fiducia in sé stessi.
Durante un esperimento in cui il ragazzo avrebbe dovuto aiutare l’amico, infatti, lo scienziato viene aggredito da dei terroristi e Marty per sfuggire al massacro, è costretto a fuggire a bordo di una DeLorean trasformata da Doc in una macchina del tempo. Ed è così che piomberà, alla velocità di 88 miglia orarie, dall’anno 1985 al 1955, compiendo un incredibile viaggio a ritroso nel passato.
Purtroppo, però, nella foga del momento, il protagonista non ha caricato in auto la cosa più importante: una capsula di plutonio per poter affrontare il viaggio di ritorno. Come fare dunque? Marty contatta il suo amico scienziato, al tempo agli albori della sua carriera, e, mentre cerca con lui un modo per poter sopperire alla mancanza di carburante, conosce casualmente suo padre e sua madre, al tempo suoi coetanei, intromettendosi suo malgrado nel flusso degli eventi che li avevano portati a innamorarsi. Marty, così, prima di riuscire a tornare nel suo presente dovrà fare di tutto per farli innamorare se vuole salvare la sua stessa esistenza.
La storia ovviamente è molto più complicata e interessante di come si evinca da questa rapida sinossi, ma fulcro fondamentale del tutto è senza dubbio la tematica della presa di coscienza delle proprie capacità, dell’importanza della sicurezza in sé stessi e nelle proprie capacità. Proprio quella sicurezza che manca sia a George che a suo figlio. La paura di seguire i propri sogni. L’arrendevolezza e il gettare la spugna, insomma, contrapposte a quella forza d’animo che invece porta al raggiungimento di grandi risultati con una costante fiducia in quello che si fa, di cui lampante esempio è invece Doc.
Alla fine padre e figlio, insomma, impareranno la lezione per un happy-end lasciato aperto per il sequel…
In questo musical, vero e proprio omaggio a uno dei più complessi film dell’ultimo secolo, per andare avanti è prima necessario aver la capacità di guardare indietro, in modo figurato e non.
La trama è rimasta del tutto fedele all’originale e anche i dialoghi non si discostano di molto. L’eliminazione di personaggi minori e l’accorpamento di alcune battute quasi non si nota essendo perfettamente funzionale al lavoro di scena.
Sul palco una scenografia scarna, sulla destra un bancone da bar rosso, sulla sinistra un ampio palco rialzato ospitante la band musicale dei Sushi Rain che per l’occasione ha suonato tutta la colonna sonora Live, appunto, con grande professionalità e talento. Al centro, invece, uno schermo romboidale sul quale sono state proiettate immagini tratte dal film originale ed evocative delle atmosfere degli anni in cui la storia è ambientata.
Aspetto interessantissimo di questo spettacolo è la presenza sul palco della band appena nominata che ha suonato grandi successi degli anni ottanta e cinquanta, esplicito richiamo ai due decenni visitati dal protagonista, riadattati in lingua italiana. Tra i pezzi più famosi rielaborati figurano The Power of Love, Back in Time e Johnny B.Goode. Unica nota stonata i volumi dei contributi musicali, forse non adeguati ad un piccolo teatro, e che in alcuni casi sono risultati troppo alti e fastidiosi.
Gli attori protagonisti sono credibili nei rispettivi ruoli e mostrano un buon talento anche a livello canoro. Il non facile compito di dar vita a personaggi straconosciuti non facendo rimpiangere gli originali è stato raggiunto. I giovani interpreti hanno avuto dunque il merito di emozionare e far ridere, tributando efficacemente i più amati personaggi del film. In particolare sono da menzionare Giada Secchi, Luca Baldini, Sandro Toncelli e Riccardo Sgherri, rispettivamente Lorraine, Marty, George e Doc.
I pezzi recitati sono intervallati da numeri cantati, appunto, e da coreografie che un aggraziato corpo di ballo tutto al femminile ha eseguito in modo armonioso e preciso. Proiezioni tratte direttamente dal film arricchiscono uno show amatoriale scanzonato e di impatto. Le incursioni evocative tratte da questo medium, data la tipologia del soggetto, sono state sicuramente d’aiuto in quella che altrimenti sarebbe stata un’impresa ancor più titanica per una piccola compagnia locale.
I costumi sono molto ben curati. Impressionante ad esempio la precisione di certi particolari se confrontata con gli originali del film.
Insomma, mesi di gestazione hanno portato anche stavolta ad uno show degno di essere visto e che spero avrà lunga vita… E magari, perché no, anche uno o due sequel come il film.
Il cast al completo
Adattamento e Regia: Federico Benelli
Coreografie: Veruschka Cocchini
Interpreti: Giada Secchi, Luca Baldini, Riccardo Sgherri, Chiara Gracci, Sandro Toncelli, Francesco Manetti, Carlo Mennella, Jacopo Arrighi, Luca Petri, Alessandro Monticelli, Simone Falorni, Federico Benelli, Linda Marruganti
Corpo di ballo: Federica Alderighi, Sara Bonaccorsi, Annamaria Ascione, Olivia Calugi, Francesca Martini
Musicisti: Francesco Bini, Marcello Arena, Francesco Micieli, Alessandro Biondi
Trucco: Laura Baronti
Audio, Luci ed effetti: Luigi Magnani, Linda Benvenuti, Fabio Cirivello
Grafica: Luca Baldini, Federico Benelli, Gabriele Ancillotti
Scenografie: Bruno Secchi, Sandro Billeri, Sergio Magnani
Giusi Alessandra Vaccaro