
Firenze, 21 dicembre 2015 - Esperti di architettura e ingegneria da Turchia, Azerbaijan, Kazakistan, Kirghizistan, Uzbekistan, Turkmenistan. Nei giorni scorsi, la Fondazione Romualdo Del Bianco ha promosso a Firenze una serie di iniziative per favorire l’incontro con istituzioni, università e professionisti in architettura e ingegneria civile provenienti dai paesi di cultura turca. La Fondazione ha voluto così contribuire al processo di conoscenza, collaborazione e dialogo con un mondo che si sta affermando con determinazione nel panorama internazionale economico e politico, con una posizione geografica e strategica che senz’altro necessiterà un più approfondito sforzo da parte dell’Occidente per sviluppare rapporti di amicizia e di dialogo.
La prima iniziativa ha avuto come cornice Palazzo Coppini, sede della Fondazione Romualdo Del Bianco, dove si è tenuta la 5° edizione del Festival Internazionale di Architettura, Progettazione ed Ingegneria Civile delle Università Eurasiatiche, promosso dalla Kazak Leading Academy of Architecture and Civil Engineering, presente a Firenze con una numerosa rappresentanza di docenti e guidata dal Rettore Amirlan Kussainov.
Oltre 250 i progetti di laurea che sono stati presentati e discussi nelle sei sale tematiche di Palazzo Coppini, con la partecipazione di delegazioni di 36 università di 11 Paesi. Il calendario ha visto anche l’incontro con una delegazione di professionisti dell’Unione degli Architetti e Ingegneri Civili Turchi, guidata dal Sottosegretario del Ministero Risorse Forestali e Idriche della Turchia, Akif Ozkaldi, allo scopo di valutare possibili future esibizioni di “mega progetti” turchi presso la sede della Fondazione per favorire la conoscenza, lo scambio di informazioni e tecnologie, l’avvio di collaborazioni con operatori del settore, professionisti e aziende fiorentini, italiani ed europei.
Come ribadito dal Presidente della Fondazione, Paolo Del Bianco in un’intervista congiunta con le tv locali, Firenze ha un’indubbia posizione strategica per favorire questi incontri, essendo facilmente raggiungibile dall’Italia e Europa in due ore e mezzo, oltre che per la sua vocazione architettonica internazionale.
In occasione dell’incontro, sono stati anticipati alcuni di questi “mega-progetti”: il tunnel autostradale eurasiatico sotto il Bosforo (14,6 km totali, di cui 5,4 sotto il Bosforo, 13,7 m di diametro a 106,4 m di profondità, costo 1,5 Mld di $); la fornitura idrica sottomarina di Cipro Nord (80 km sotto il Mediterraneo più una rete di distribuzione idrica di 477 km); la costruzione del Yavuz Sultan Selim Bridge; il nuovo aeroporto di Istanbul (76 milioni di m2, 3.500 decolli-atterraggi al giorno, 200 milioni passeggeri annui, 350 destinazioni nel mondo); il tunnel ferroviario sottomarino Marmaray, sotto il Mar di Marmara; il tunnel auto-ferroviario sottomarino a tre piani (16.5 km, costo stimato 3 Mld $); il Izmin Bay Bridge (terzo ponte sul Bosforo e il più grande ponte sospeso del mondo (8 corsie autostradali e due ferroviarie, 59 m di larghezza, una campata di 1.408 m).
E ancora il convegno “Architecture of the Turkish Countries: history and present”, promosso in collaborazione con l’Università di Architettura e Costruzioni di Baku (Azerbaijan), con la partecipazione di studiosi italiani e azeri (la delegazione era guidata dal Rettore dell’Università di Architettura, Gulchohra Mammadova, con anche funzionari del Ministero della Cultura e del Turismo Azero) e di altri paesi d’area “turchica”.
L’iniziativa ha anche visto l’accordo tra la Fondazione e l’Università di Architettura di Baku per la realizzazione nella capitale azera ad aprile 2016 del primo corso intensivo settimanale sull’Iniziativa della Fondazione “Life Beyond Tourism”, patrimonio per il dialogo che segue, a pochi mesi di distanza, l’esordio del programma di insegnamento avvenuto a luglio a Tokyo (Giappone), presso la Josai International University.
Nell’occasione sono inoltre state gettate le basi per la realizzazione a Firenze di una mostra delle architetture moderne di Baku, con la partecipazione dei professionisti che ne hanno seguito direttamente la realizzazione. Anche in questo caso, scopo dell’iniziativa è contribuire alla diffusione della conoscenza, allo scambio di informazioni e tecnologie, all’avvio di collaborazioni con operatori del settore, professionisti e aziende fiorentini, italiani ed europei.
Fonte: Ufficio stampa Fondazione Romualdo Del Bianco
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