
Come Uil Confederale e Uiltrasporti di Livorno, rispetto alla vicenda AAMPS che purtroppo per i cittadini e i lavoratori sta diventando emblematica per l'evidente scollamento sia tra la politica e la società civile che verso i reali bisogni delle persone, vogliamo ribadire quanto segue:
- Non si comprende la contrapposizione tra proprietà (Comune di Livorno) e vertici aziendali (nominati recentemente dalle stessa proprietà), che a questo punto ci fa dubitare della reale fattività delle soluzioni prospettate.
- Ribadiamo l'opportunità del tavolo recentemente costituito, anche a seguito della nostra reiterata insistenza, purché questo tavolo sia effettivamente in grado di gestire la situazione, e che quindi la politica riesca a risolvere i punti che la prima riunione ha ritenuto fondamentali.
- Occorre quindi sollecitamente risolvere la situazione del personale precario, iniziando da quello storicamente impiegato nel ciclo del rifiuto appaltato alle imprese che, al momento dell'internalizzazione dei servizi, anziché essere assunto dall'AAMPS è stato invece ridotto al rango di lavoratore somministrato e poi di lavoratore a termine.
- Lavoratori che, assieme agli altri precari ed a quelli dell'indotto, risultano indispensabili al ciclo operativo ed i cui costi sono da sempre contenuti nei programmi e nei bilanci aziendali.
- Necessita una gestione della crisi aziendale che ne eviti il fallimento, così come risulta urgente riorganizzarla per non riproporre ulteriori criticità di prospettiva, con la consapevolezza di gestire il ciclo dei rifiuti in modo adeguato ed economicamente sostenibile per la cittadinanza.
- In ultimo, richiediamo con forza che sia fatta chiarezza sui crediti dichiarati inesigibili, e come tali posti a carico di tutti i cittadini, salvo poi sapere dalla stampa che molti di questi crediti potrebbero facilmente risultare recuperabili.
Fonte: UIL Toscana
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