
Torna a risplendere la Chiesa di Sant’Egidio in Santa Maria Nuova. Stamattina (venerdi 11 dicembre) si è svolta la cerimonia di inaugurazione alla presenza del Cardinale di Firenze Monsignor Giuseppe Betori.
La chiesa di Sant'Egidio esisteva già prima della nascita di Santa Maria Nuova, e quando Folco Portinari nel 1288 fondò quello che oggi è il più antico ospedale al mondo ancora in funzione, fu deciso di inglobarla, diventandone parte integrante, quasi un perno intorno al quale ruota l’edificio assistenziale e di cura.
Perciò assume un significato molto particolare la restituzione alla città, dopo un’intensa fase di restauro, del luogo di culto che Lorenzo di Bicci ricostruì così che Papa Martino V potesse riconsacrarla nel 1419, come testimonia il celebre affresco conservato nell'ospedale. Restituzione resa ancor più speciale dalla presenza del Cardinale di Firenze, monsignor Giuseppe Betori, che ha provveduto alla benedizione dell’edificio nel corso di una cerimonia alla quale hanno preso parte, tra gli altri, il direttore del Polo museale della Toscana Stefano Casciu, il dottor Paolo Morello Marchese Commissario Asl Toscana Centro e il dottor Emanuele Gori vicecommissario Asl10 oltre alle massime autorità cittadine.
Con il restauro delle opere presenti al suo interno, la Chiesa torna ad essere al centro della vita dell’antichissimo ospedale che, nel frattempo, assume sempre più il volto anche di un importante museo. A fianco, infatti, delle più di 35 mila persone – il 30% delle quali turisti, immigrati, ospiti, comunque stranieri – che accedono ogni anno al pronto soccorso di Santa Maria Nuova, dei 6.415 pazienti ricoverati nel 2014 – e dei 1.584 interventi chirurgici, compresi quelli operati in uno dei due soli centri in Toscana dove si curano le persone obese, Santa Maria Nuova offre la prima parte di un percorso espositivo che ospiterà le oltre 750 opere donate nel corso dei secoli al nosocomio nonché i numerosi pregi architettonici dell’edificio.
La chiesa di Sant'Egidio, di fatti, è una delle tappe del percorso museale che, a partire dal giugno scorso, la Fondazione Santa Maria Nuova onlus, creata appositamente per valorizzare quel patrimonio artistico, sta provvedendo a far conoscere ed apprezzare: sono già 600 le persone che sono state guidate ad apprezzare i 3 crocifissi esposti proprio sopra all’ingresso monumentale, gli arredi sacri che si trovano nel matroneo, gli affreschi e le altre opere finora esposti.
I restauri sono stati effettuati dall’impresa “Valentini Ventura restauro” sotto la direzione dell’area tecnica aziendale dell’Azienda sanitaria, con la supervisione della Soprintendenza (dottoressa Ilaria Ciseri), con il contributo della Fondazione Ente Cassa di Risparmio di Firenze.
Gli interventi, che sono stati delicatissimi sulle superfici interessate, hanno consentito il recupero della porzione della volta maggiormente danneggiata e con una grossa lacuna a vista. E’ così possibile ammirare ora la Chiesa senza le impalcature che per lungo tempo, dagli anni Ottanta, coprivano una parte della porzione danneggiata che si può ora osservare dal prezioso matroneo completamente riallestito con i reliquari e gli arredi originali.
Questa è solo una prima fase degli interventi che nell’arco di pochi anni consentiranno di vedere la Chiesa nel suo aspetto voluto alla fine del Cinquecento da Bernardo Buontalenti, a cui si deve la gradinata ricurva che porta al piano rialzato dell'altare, mentre la balaustra, ancorché armoniosamente inserita nel contesto, è del secolo successivo, come l'altare decorato con intarsi di pietre dure.
Sempre al Buontalenti è attribuita la progettazione dell'altare che ritrae Sant'Egidio nella spelonca, eseguita però da Giacinto Gemigniani.
Il progetto buontalentiano fu messo in opera da Giulio Parigi che demolì gli affreschi laterali installando quattro altari classicheggianti in pietra serena, decorati con grandi pale. Agli altari si trovano oggi tele di Felice Ficherelli detto Il Riposo, Giovan Battista Paggi, Alessandro Allori, San Ludovico del Volterrano.
Con il restauro della volta della Chiesa di Sant’Egidio in Santa Maria Nuova, inaugurato stamattina, prende sempre più vita il percorso museale all’interno dell’ospedale Santa Maria Nuova e una parte fondamentale della storia di questa città viene restituita all’intera comunità. Con queste parole il Commissario ASL Toscana centro, dottor Paolo Morello Marchese, ha voluto sottolineare il fatto che insieme al recupero del patrimonio artistico viene anche dato valore alla storia ed in particolare reso omaggio a coloro che nel corso degli anni hanno contribuito, con le loro donazioni, a realizzare le meraviglie che possiamo ammirare oggi.
Morello a nome dell’intera Azienda ha ringraziato quanti si sono adoperati e si stanno adoperando nel valorizzare il più antico ospedale del mondo e tra questi in modo particolare la Cassa di Risparmio il cui sostegno economico pe il restauro è stato fondamentale e la Soprintendenza per la sensibilità: oggi la Chiesa di Sant’Egidio diventa una delle tappe principali del percorso museale.
Alla cerimonia ha partecipato anche il Cardinale di Firenze Monsignor Giuseppe Betori che ha espresso commenti di vivo interesse e apprezzamento.
Fonte: Azienda Sanitaria Firenze
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