
Un 47enne di Santa Maria a Monte è stato risarcito dall'azienda ospedaliera per un intervento alla schiena che doveva risolvere un'ernia al disco ma che ha invece peggiorato la situazione, complicandosi in invalidità permanente. Lo riporta sulle sue pagine il quotidiano 'Il Tirreno'. Il tribunale civile ha affermato che sono 30mila gli euro che dovrà ricevere l'uomo, più di 7mila il suo avvocato.
Nell'aprile 2005 l'uomo viene operato per la sua lombalgia. Dopo poco tempo i dolori non accennano ad arrestarsi: una nuova tac mostrano gli effetti nocivi dell'intervento. Secondo l'avvocato, dall'intervento giudicato "intempestivo" un errore di esecuzione non ha asportato per intero il disco degenerato, finendo così per lasciare l'ernia al suo posto. Di opposta opinione l'Asl. In conclusione il tribunale ha dato ragione sull'ernia non eliminata e sul disco non asportato.
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