
Sono due uomini di origine albanese, uno di 26 anni ed uno di 29, ad essere finiti nella rete dei controlli dei carabinieri della Compagnia di Poggibonsi. I due sono stati indicati come responsabili di vari furti e rapine effettuati negli ultimi mesi.
Nella tarda serata di venerdì 4 dicembre, nella periferia di Chiusdino, la pattuglia ha individuato una vettura sospetta che ha inseguito e rintracciato parcheggiata dopo poco. Sono stati predisposti servizi di osservazione per individuare in quale abitazione del centro i sospettati si fossero rintanati. Attorno alle 15.30 di sabato 5 dicembre, due dei tre individui sono usciti da un vicolo del centro e si sono diretti verso la vettura.
I malviventi si sono accorti dei militari in borghese e si sono dati alla fuga a piedi per le vie del centro, mentre l’altro è salito a bordo del mezzo ed ha cercato di guadagnare la fuga. L'altro è scappato a piedi dopo aver abbandonato l'auto. Nella vettura sono stati recuperati attrezzi da scasso, alcuni passamontagna e guanti in lattice.
Dopo alcune ore, nonostante la mancanza di collaborazione da parte delle famiglie albanesi del luogo, i Carabinieri sono riusciti ad individuare il covo del gruppo trovando all’interno il terzo uomo, S.K di 26 anni, albanese e da 10 anni residente in Italia.
L’uomo ha inizialmente negato di conoscere gli altri due e in seguito ha ammesso di averli ospitati presso la propria abitazione. Non ha dato altre informazioni utili: per questo l’uomo è stato tratto in arresto per il reato di favoreggiamento in relazione all’episodio di resistenza a pubblico ufficiale.
Una pattuglia, in ricerca dei fuggitivi, ieri sera attorno alle 20 ha individuato un soggetto tra i ricercati che si aggirava per alcune strade secondarie di campagna in località pian di Feccia. Una volta fermato è stato tratto in arresto per resistenza a pubblico ufficiale, V.A., albanese di 29 anni irregolare sul territorio italiano, colpito da provvedimento di espulsione.
Trattenuto presso le camere si sicurezza l’uomo sarà sottoposto nella mattinata di oggi, lunedì 7, al giudizio direttissimo per poi essere accompagnato alla frontiera per l’espulsione pendente ormai da alcuni anni.
Sul conto del secondo fuggitivo, allo stato ancora ignoto, visto che nessuno degli arrestati ha voluto fornire generalità del connazionale, sono in atto ricerche in ambito provinciale e non si esclude che nei prossimi giorni si riesca ad individuarlo ed arrestarlo.
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