
Ogni anno la Regione Toscana, dal 2000, sceglie un tema di riferimento cui incentrare la propria Festa nella giornata del 30 novembre, per affermare l’importanza di alcuni valori universali quali Pace, Giustizia e Libertà. Giornata di festa istituita dal consiglio Regionale per non dimenticare il giorno in cui ricorre l’anniversario della riforma penale promulgata nel 1786 dal Granduca Pietro Leopoldo di Lorena.
Da quel momento la nostra terra è stata il primo Stato al mondo dove è stata abolita la pena di morte e dove è stata sancita la fine della tortura.
Un appuntamento, quindi, istituito e atteso soprattutto nelle Scuole per riproporre un momento saliente della storia moderna e per aggregare i toscani, e in prima battuta le giovani generazioni, attorno ad una data di grande significato civile.
“Il tema dell’edizione 2015 - spiega Francesca Buccioni, assessore alle Politiche della Formazione del Comune di Impruneta – promuove una riflessione sui diritti umani e della pace. Gli eventi delle ultime settimane e le sfide dell’ultimo decennio ci dimostrano quanto ormai sia diventato fondamentale proiettarci oltre i confini culturali e geografici.
Noi abbiamo scelto di lavorare oggi su questo aspetto con i ragazzi delle seconde classi della scuola secondaria dell’Istituto Primo Levi, grazie al prestigioso e unico intervento dell’Associazione di Volontariato CARITAS della Diocesi Fiorentina
Gli eventi migratori degli ultimi anni ci mettono di fronte alla necessità di conoscere le diverse realtà dalle quali migliaia di persone fuggono per abbattere la diffidenza e la paura e per sviluppare un nuovo tessuto sociale, fatto di condivisione, di solidarietà e accoglienza. Tutto questo diventa importante e fondamentale per i nostri figli e i nostri ragazzi che già nel presente ma ancora di più nel loro futuro si troveranno a stretto contatto nella vita di tutti i giorni con coetanei provenienti da situazioni di discriminazione, di guerra e di persecuzione. In questo scenario la Toscana si presenta come terra di accoglienza e di integrazione.
Stamani, nell’aula polivalente della scuola secondaria di primo grado Impruneta-Tavarnuzze i ragazzi hanno parlato di protezione internazionale, delle motivazioni che spingono le persone a fuggire dal proprio paese di origine, il viaggio che percorrono fino all’arrivo in Italia, di accoglienza dei richiedenti asilo nel nostro territorio…. Hanno incontrato e si sono confrontati con due richiedenti asilo ospitati sul territorio, hanno ascoltato le esperienze e le testimonianze dei racconti delle attività dei richiedenti asilo presenti nel nostro territorio.
Una testimonianza concreta, senza tanto falso buonismo, mi auguro viva e tangibile per i nostri studenti, di un volontariato consono ai tempi e ai bisogni della nostra società in un’epoca di crisi anche morale, ma in una fase di grande cambiamento, in una comunità che sempre più parla meno italiano e che si trova ad affrontare bisogni, sofferenze, conflitti, pregiudizi e mancanze sempre diverse, assicurata da un organismo di solidarietà che promuove un’attenzione e una propensione all’accoglienza, alla conoscenza, e al bisogno, ma soprattutto nell’ottica educativa e didattica di riuscire davvero A GUARDARE OLTRE ogni barriera, ogni personalismo, ogni egoismo, ogni luogo comune.”
Fonte: Comune di Impruneta - Ufficio Stampa
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