
La nuova gestione di Mps, la Fondazione Monte dei Paschi di Siena, la Consob, una serie di associazioni dei risparmiatori (eccetto due) e circa 600 azionisti sono stati ammessi come parte civile all'udienza preliminare in corso a Milano a carico degli ex vertici dell'istituto di credito senese, Giuseppe Mussari, Antonio Vigni e Gianluca Baldassarri, di Sadeq Sayeed ex Ceo di Nomura International, di Raffaele Ricci e della stessa banca di Rocca Salimbeni imputati per l'operazione con al centro la ristrutturazione del derivato Alexandria. Lo ha deciso con una lunga ordinanza il gup Livio Cristofano dopo aver raccolto e esaminato le numerosissime istanze presentate lo scorso 12 ottobre.
Il giudice tra le associazioni di consumatori ha escluso per questioni formali il Codici (che ripresenterà domanda in udienza) e Federconsumatori. Esclusi anche alcuni azionisti per i quali non è stata riconosciuta la qualità di socio dell'istituto. Ai risparmiatori poi pur ammessi come parte civile nei confronti delle persone fisiche ha negato la costituzione, in base alla legge sulla responsabilità amministrativa degli enti contro le persone giuridiche e cioè Mps 'vecchia gestione'. Nel procedimento Banca d'Italia risulta parte offesa. La udienza si terrà il 18 gennaio.
Oltre a Mps nuova gestione, la Fondazione e Consob, tra i circa 600 azionisti, 400 sono rappresentati dal Siti, una delle associazioni ammesse come parte civile assieme, tra gli altri, al Codacons e ad Adusbef. Secondo l'indagine passata da Siena a Milano e assegnata ai pm Mauro Clerici, Stefano Civardi e Giordano Baggio, i reati contestati sono falso in bilancio e manipolazione del mercato in relazione al bilancio 2009 di Rocca Salimbeni, approvato il 27 aprile 2010.
Per l'accusa, con l'operazione sul derivato Alexandria, posseduto da Monte Paschi, attraverso un contratto stipulato tra Mps e Nomura, gli ex dirigenti avrebbero nascosto "perdite per oltre 300 milioni di euro" (circa 308 milioni di cui 220 milioni di perdite causate dal derivato e circa 88 milioni di oneri legati alla transazione) con un sistema che avrebbe permesso a Mussari di chiudere in utile e di 'abbellire' il bilancio.
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