Guardia medica in chiusura, Niccoli (gruppo misto): "Silenzio della giunta e abbandono dei cittadini"

Alessandro Niccoli (da facebook)

"Nel Consiglio Comunale di S.Miniato del 26.11.15 si è discusso dell'ODG del gruppo Misto sulla Sanità alla luce del Referendum abrogativo L. 28/15 e sulla decisione di chiudere lo storico Presidio della Guardia Medica di San Miniato, preso dal direttore della rete Territoriale Empoli Nedo Mennuti, senza alcun preavviso e/o confronto con la popolazione, e senza attendere, con cautela, l'esito del referendum abrogativo della L. regionale di riassetto Sanità (o smantellamento sanità pubblica).

I cittadini presenti in Consiglio Comunale, nonché i Consiglieri di minoranza sono rimasti sbigottiti dal basso interessamento operato dal Sindaco e dai consiglieri PD sulla questione “chiusura presidio medico San Miniato”, oltre che dall'intervento in merito dato dal capogruppo PD. Il PD ha votato NO alla richiesta di cui all'ODG di avviare un confronto con ASL11 e con la popolazione, motivando roboanti commenti sulla instabile riforma della sanità toscana; instabile, dato che i cittadini devono ancora esprimersi sulla stessa attraverso il prossimo referendum abrogativo. Nessuna altra motivazione!

Il Sindaco, Presidente della nuova Società della Salute Valdarno, non ha detto una parola sulla scelta di annullare il presidio sanitario del capoluogo. Per i cittadini e per le minoranze non è più dato di comprendere quale siano le logiche che muovono l'azione politica a S.Miniato - forse logiche di partito o di interessi superiori, non certo logiche di tutela di una città e dei suoi abitanti.

E' emersa una prova muscolare che il PD sanminiatese ha voluto dare, contro il SUO capoluogo, contro la tutela dei cittadini e soprattutto contro gli anziani, i suoi cittadini anziani; con ciò dimostrando a questo punto una sudditanza dello stesso PD ad una occulta regia che si annida sopra alla sanità empolese, e comunque dietro ogni importante decisione, che bypassa il confronto politico e con i cittadini. Quindi, capo chino a decisioni imposte da Asl Empoli (come la chiusura del Presidio Medico di S.Miniato) da parte del nostro “Tutore”, del nostro Sindaco.

Questa decisione del Sindaco di "non" intervenire, quantomeno con un confronto con Asl e popolazione, come richiesto in ODG del Gruppo Misto, a cui hanno invece votato positivamente le altre forze politiche, così glissando senza una logica spiegazione, da' davvero il taglio della gravità della situazione in cui siamo immersi (anzi: in cui è immerso il Partito di maggioranza).

Così è stato azzerato il confronto auspicato con la popolazione, e con la dirigenza Asl Empoli, il cui Direttore rete territoriale Mennuti, ha trasmesso solo ieri le sue non comprensibili motivazioni della scelta di calare la definitiva mannaia sui cittadini di S.Miniato Città e frazioni poste a Sud.

S.Miniato Città ha segnato e fermato il tempo, ma oggi Mennuti (Asl 11 empoli) e PD locale, per una semplice economizzazione e riorganizzazione del sistema sanità (così dicono), tolgono dal centro storico di S.Miniato l'ultimo baluardo di civilizzazione e di istituzione.

Da adesso in poi, a S.Miniato non c'è più una istituzione capace di tutelare i cittadini. I suoi baluardi principali di civilizzazione stanno per essere smantellati in sordina, per logiche del tutto occulte, non spiegate, e a questo punto inquietanti: lo storico Ospedale di S.Miniato e lo stortico Liceo Marconi, sono stati trasferiti (il liceo per una dubbia operazione finanziaria di acquisto di un immobile privato invenduto, del contesto Interporto-San Donato a ben 7.000.000 di Euro di soldi pubblici, che avrebbe dovuto interessare la Procura).

Oggi si abbatte anche l'ultimo presidio medico necessario ai cittadini di S.Miniato e alle frazioni poste a Sud. Nonostante il richiamo alla responsabilità della politica e dei dirigenti ASL, lanciato ieri in Consiglio comunale dal Gruppo Misto e dalle altre forze politiche, teso a non usare il potere in modo arbitrario e autoritario, il PD e soprattutto la Asl11 empolese, che pare non si siano mai consultati sulla vicenda “annullamento Presidio Medico” hanno dato un secco NO. Stupisce il mancato interessamento a salvare la Guardia Medica, oltre che dal nostro Sindaco, anche dal Vicesindaco Chiara Rossi che ha delega alla protezione civile, e dall'assessore Spalletti titolare della delega alle Politiche Socio-Sanitarie.

Con ciò (senza sapere a fondo per quali logiche), si è tolta, con un atto ai limiti dell'Abuso di potere operato dall'Asl 11, nel silenzio dei nostri amm.ri, l'anima alla nostra città di S.Miniato, si è tagliata l'istruzione dal Centro Storico, e oggi, la Guardia Medica, presente in città a dare un ultimo senso di garanzia e di “non abbandono” ai cittadini.

Si è provato in Consiglio ad affrontare i problemi, segnalati anche dai molti cittadini, ovvero:

1) si sguarnisce di un Presidio Medico S.Miniato e le frazioni a Sud della città, cioè le località di Corazzano, Balconevisi, la Serra, Cusignano, i cui abitanti saranno costretti a percorsi più lunghi. Corazzano farebbe prima ad andare a Castello!

2) il discorso del problema parcheggi è pretestuoso dato che la guardia medica funziona nei giorni feriali, di notte e nei giorni festivi, quando parcheggiare non è un problema (quando piazza Dante e Cencione sono vuoti).

3) Se si vogliono abbattere i costi (alla Misericordia vengono dati, per i locali circa 3000 euro l'anno) allora per quale motivo non si sposta la Guardia Medica nei locali di S.Caterina che già sono della Asl ove c'è anche il parcheggio? In merito al problema relativo a soggetti pericolosi che si presentano di notte, ci dicono questo è superabile grazie alla presenza di giovani del servizio civile; per la strada chiusa la domenica o nel periodo del tartufo la misericordia della Scala avrebbe potuto dare supporto.

Insomma il Sindaco di S.Miniato Vittorio Gabbanini, Presidente della Società della Salute Valdarno Inferiore, avrebbe dovuto fare il possibile per salvare la Guardia Medica presente nel medievale Capoluogo, o quantomeno discutere sui punti di cui sopra, e avviare un percorso di confronto col Direttore della rete territoriale Asl 11 Empoli Nedo Mennuti, ma nulla è stato fatto da parte di questi ultimi; si è pensato solo a smantellare l'ultimo presidio medico, in barba al confronto, in barba alla tutela di una comunità di 5.000 abitanti, oltre a quelli delle frazioni poste a Sud, in barba alla storica Città di S.Miniato.

Questo è il rinnovamento della politica locale di matrice renziana, col quale si è provato a dialogare; se questa della maggioranza è Democrazia, allora si comprendono bene i pericolosi colpi di riforma costituzionale di indirizzo autoritario, operati dal governo per tenersela in mano, quella cosa chiamata democrazia; quella cosa che grazie a tali colpi, è tuttavia da un'altra parte. Come del resto, ed è cosa di attualità, i presunti valori del Partito Democratico… sono da un'altra parte, al di là del nome.

Troveranno sfogo in altre sedi, per cominciare nella iniziativa popolare, nel Referendum abrogativo della legge regionale 28/2015 di riordino/smantellamento/privatizzazione della sanità pubblica, per non vedere i cittadini costretti ad acquistate polizze assicurative a tutela della propria assistenza sanitaria, e altri, le fasce più deboli, lasciati da parte, come le persone anziane e sole residenti a S.Miniato e nelle sue storiche frazioni di campagna".

Alessandro Niccoli, Gruppo misto San Miniato

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