Controlli della guardia di finanza al dipartimento di prevenzione. Due dipendenti nel mirino

Nel tardo pomeriggio di ieri, giovedì 26 novembre, presso il Dipartimento della Prevenzione dell’ASL 4  è stata eseguita da parte della Guardia Finanza di Prato una perquisizione, in relazione a fatti attribuiti a due dipendenti a tempo determinato che avrebbero, in concorso tra loro, costretto un cittadino di etnia cinese a promettere indebitamente il versamento di una somma di denaro per evitare le conseguenze dei controlli già avviati sulla propria Azienda o per sottrarsi alle eventuali sanzioni irrogabili in esito alle verifiche effettuate.

Gli operatori del Dipartimento di Prevenzione hanno prontamente collaborato con i Finanzieri, fornendo tutta la documentazione richiesta e quanto necessario per la perquisizione.

L’Azienda si è adoperata per procedere alla sospensione cautelare dal servizio dei due dipendenti coinvolti a garanzia della massima trasparenza e rispetto dell’attività di indagine avviata dalla Procura di Prato.

L’Azienda Sanitaria così come è impegnata nel far rispettare le norme di legge da parte delle imprese controllate altrettanto si dimostra attenta al rispetto della legalità nell’attività dei propri operatori.

IL RETROSCENA

Uno dei 50 tecnici recentemente assunti dalla Regione Toscana per portare avanti il sistema di controlli alle ditte cinesi di Prato ("Progetto Prato") avrebbe chiesto denaro ad un imprenditore orientale. In cambio gli avrebbe offerto il suo silenzio su alcune irregolarità della ditta, con la possibilità di non effettuare il verbale di una multa dietro il pagamento di una somma. Il tecnico - che è stato registrato dall'imprenditore cinese mentre chiedeva 500 euro - è indagato per concussione.

Indagato con lui un suo collega, il cui profilo potrebbe tuttavia presto alleggerirsi in seguito all'esito dell'indagine della Procura di Prato. Il fascicolo d'inchiesta coordinato dal pm Antonio Sangermano è stato aperto proprio dopo la denuncia della vittima della concussione, l'imprenditore cinese che ha ricevuto la proposta.

In un primo momento il tecnico sospettato avrebbe effettuato una multa da 1.300 euro al cinese, dicendogli che se gli avesse dato mezzo migliaio di euro lui avrebbe fatto finta di nulla e non gliene avrebbe fatta un'altra su una ulteriore irregolarità. In un secondo momento il principale indagato avrebbe anche tentato (senza successo) di scaricare la colpa sul suo collega, che è il secondo indagato. Oggi, nel quadro dell'inchiesta, gli uomini della Guardia di Finanza di Prato hanno eseguito una perquisizione nella sede del Dipartimento della Prevenzione dell'Asl 4.

Fonte: Asl 4 Prato

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