Astensione dei penalisti, il 30 novembre iniziative in programma

foto di archivio

L’Unione delle Camere Penali Italiane ha indetto l’astensione degli avvocati dalle udienze e da ogni attività giudiziaria nel settore penale per i giorni 30 novembre, 1, 2, 3 e 4 dicembre 2015. In tali date, dunque, i penalisti fiorentini si asterranno dall’attività difensiva.

Con la protesta intendiamo mettere al centro del dibattito sui temi della giustizia la necessità di una riforma organica del processo e la contrarietà agli interventi “spezzatino” che via via si susseguono sotto la pressione mediatica e di improprie spinte securitarie. La soluzione dei drammatici problemi del settore penale non può certo essere quella di allungare, sull’onda populista, i tempi della prescrizione, con l’unico reale risultato di allungare la già incredibile durata del processo, né l’introduzione di nuovi reati fuori da qualsiasi quadro sistematico.

Il Parlamento si appresta ad approvare una riforma del processo nella quale si prevedono limitazioni all’appello e soprattutto la partecipazione a distanza, attraverso la video-conferenza, degli imputati detenuti. È questa una ipotesi inaccettabile che comprime e mortifica il ruolo delle parti e il principio del contraddittorio che dovrebbe caratterizzare il nostro processo accusatorio: si vorrebbe un’aula senza imputato, e magari anche senza difensore, in nome di esigenze di risparmio e di efficienza, che non possono certo da sole governare la domanda di giustizia. Vi è bisogno di una riforma organica del processo penale che preveda prima di tutto la separazione delle carriere tra magistrati giudicanti e magistrati inquirenti e le razionalizzazioni necessarie per un pieno esercizio del diritto di difesa.

Intendiamo anche protestare contro il realizzarsi di un nuovo modo di rappresentazione del processo, che è sempre più spesso connotato dalla spettacolarizzazione degli aspetti più delicati delle prove e che vede la diffusione del materiale delle indagini sin dalla fase investigativa, così mortificando e condizionando l’accertamento processuale. Addirittura sono emerse situazioni nelle quali materiale investigativo è stato predisposto ad uso esclusivo dei mass-media.

Altro tema della protesta è la scarsità di risorse destinate al settore giustizia - che in molte situazioni hanno già determinato il collasso degli uffici giudiziari - che sempre si risolve nella mancanza di supporti organizzativi e materiali alla attività dei difensori, e dunque in una compressione del diritto di difesa e della dignità della funzione dell’avvocato.

Le Camere Penali intendono, con la loro protesta, informare tutti i cittadini e in particolare gli utenti della giustizia della gravissima condizione in cui versa il processo e chiedere al Legislatore interventi immediati.

Il 30 novembre alle ore 12,00 le Camere Penali della Toscana terranno una conferenza stampa sulle ragioni dell’astensione a Prato, Palazzo di Giustizia, aula Giorgio Ambrosoli. Sarà presente il Presidente dell’Unione delle Camere Penali, Avv. Beniamino Migliucci.

Da alcuni anni è in vigore anche nel nostro Paese la misura degli arresti domiciliari con supporti che consentono il controllo a distanza (c.d. braccialetti elettronici): un’ulteriore modalità restrittiva per evitare il carcere. Gli apparecchi complessivi a disposizione sul territorio nazionale sono circa 2000. I problemi organizzativi e la limitata disponibilità dei dispositivi ha di fatto impedito il ricorso a questa modalità, nata tra l’altro per contribuire a risolvere il drammatico problema del sovraffollamento carcerario.

Il 30 novembre sarà anche la giornata nazionale promossa dall’Unione delle Camere Penali per l’applicazione dell’art. 275 bis c.p.p. e 58 quinquies dell’Ordinamento Penitenziario. In tutti i Palazzi di Giustizia si terranno iniziative con la distribuzione dei “braccialetti” (+ braccialetti – carcere) ed a Firenze un convegno nazionale. Nel pomeriggio al Punto Einaudi di Firenze, Via Guelfa 22 a/r, la Camera Penale illustrerà le ragioni dell’astensione e saranno in distribuzione i “braccialetti” (+ braccialetti – carcere).

Fonte: Camera Penale di Firenze

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