Fede e impegno sociale negli scritti di Filiberto Scorzoso: ecco un testo per ripercorrere la sua storia

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Sarà presentato sabato 28 novembre a San Miniato (ore 15.30, aula magna del seminario) il libro "Fede e impegno sociale negli scritti di Filiberto Scorzoso", a cura di Fabrizio Mandorlini, Fm edizioni. Interverranno oltre alla moglie Anna Maria e ai figli Alessandro e Francesco, mons. Andrea Cristiani, e Lucia Franchini Difensore Civico della Regione Toscana.

Il libro non ha lo scopo di celebrare una persona che ha fatto dell'umiltà e del servizio agli altri uno stile di vita, ma nasce per raccogliere, da più parti sollecitati, gli scritti che Filiberto Scorzoso ha pubblicato sul settimanale diocesano "La Domenica" dal 1988 al 2002 e che per un motivo o per l'altro non era stato possibile fino ad ora raccogliere insieme. La raccolta dei testi è stata ampliata per la pubblicazione e include anche le relazioni prodotte durante la lunga attività di Difensore civico (il primo) del Comune di San Miniato.

Filiberto Scorzoso era nato a Firenze nel 1931, sanminiatese di adozione, con la sua intelligenza critica, riflessiva e di ricerca, accompagnata da una mitezza ferma, ma sempre disponibile al confronto e all'arricchimento con l'altro, ha contribuito alla crescita sociale, civica e religiosa della città di San Miniato e delle sue istituzioni. Difensore civico dal 1997 al 2002 del Comune di San Miniato, dopo una carriera spesa ad amministrare la giustizia, ci lascia il 18 novembre 2014.

"Il suo ricordo, il suo esempio e la sobrietà nello stile di vita fanno parte di quell'eredità testamentaria che il tempo non cancella e ci indica una strada da percorrere nel presente e nei giorni futuri. - Sottolinea nell'introduzione al volume Fabrizio Mandorlini giornalista ed editore, che ha coordinato il settimanale diocesano La Domenica e la comunicazione della diocesi di San Miniato dal 1995 al 2010 e che chiese a Scorzoso di tenere una rubrica sul settimanale. - “Approfondiamo su...” aveva un posto privilegiato e una collocazione pressochè fissa: il taglio alto della prima pagina. Uno spazio di approfondimento di quelli che erano i momenti dell'anno liturgico adattato ai pensieri dei contemporanei, cogliendone i segni dei tempi per una valutazione modulare del lettore, dove, in poche righe si concentravano spunti e riferimenti per chi voleva approfondire. Ma che poneva, nella sua semplicità, interrogativi e spunti di riflessione. La rubrica comparve a partire dal 1995 con cadenza settimanale; salvo alcuni brevi periodi di vacanza, è andata avanti ininterrottamente fino al 2002".

La seconda nota introduttiva al volume è di Gualtiero Sollazzi, il primo a capire quanto Scorzoso poteva dare alla città e alla chiesa sanminiatese. Scrive: "Molti di noi hanno un debito col dott. Filiberto Scorzoso. Lui, sicuramente, si schermirebbe, ma la riconoscenza a una persona che ha servito Chiesa e Società con intelligenza e umiltà, è di rigore. Ho avuto la fortuna, dovrei dire la grazia, di scoprire il valore di quest'uomo, fiorentino trapiantato a S. Miniato. Non sgomitava a nessun livello per apparire; ma frequentandolo, ne ho colto tutta la statura culturale e spirituale.

Mons. Andrea Cristiani, parroco di San Miniato fino al 2005, sottolinea tutta l'attualità e l'esempio della sua figura: "Applicava come regola di vita l’attuale richiamo di Papa Francesco alla mansuetudine e alla misericordia, quasi anticipandolo. Distaccato dalle ambizioni, ha ricoperto incarichi di prestigio con grande umiltà e non ha mai cercato niente che potesse offrirgli vantaggi e privilegi. Durante la sua presidenza il Centro Studi mons. Torello Pierazzi, di cui fu anche socio fondatore, conobbe una stagione fruttuosa e dinamica nella promozione della Dottrina Sociale della Chiesa. Si mostrò grande tessitore di comunione in un momento di forti divisioni e tensioni del mondo politico cattolico all’indomani dello scioglimento della Democrazia Cristiana".

Lucia Franchini, Difensore civico della Toscana e Coordinatore Nazionale dei Difensori civici delle Regioni e delle Province autonome sottolinea: "A ragione posso dire che rileggere la storia di persone come Filiberto Scorzoso, non è solo un tributo alla memoria e all'opera da lui svolta, ma ci serve oggi per non disperdere quell'innovativo e originale percorso nel campo della tutela e della promozione dei diritti fondamentali, nel tentativo di convincere la nostra classe politica e dirigente che l'Italia non può e non deve cancellare i tributi migliori della propria comunità".

Tutti coloro che lo desiderano (amici, conoscenti e rappresentanti delle istituzioni di ieri e di oggi, delle associazioni in cui ha militato etc...) sono invitati a partecipare, pur non essendo stato richiesto nessun patrocinio istituzionale per non dare un tenore celebrativo all'iniziativa.
Parte del ricavato del volume sarà devoluto in beneficenza e il libro si potrà trovare presso la parrocchia (riferimento sede della Pro Loco) e il movimento Shalom.

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Fonte: Ufficio Stampa

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