
Il prossimo 30 novembre scade l'appalto del servizio di pulizie e sorveglianza presso il Palazzo di Giustizia di Firenze che, per effetto della scorsa legge di stabilità, é recentemente passato dalla gestione del Comune di Firenze a quella del Ministero di Grazia e Giustizia.
Giusto ieri la società appaltatrice, Cooperativa Morelli, ha comunicato agli oltre 50 lavoratrici e lavoratori che costruiscono l'appalto, la cessazione del servizio e quindi preannunciato il loro licenziamento.
Si tratta – evidentemente – di un fatto gravissimo per le ricadute che determinerà sul piano occupazionale e sulla continuità di un servizio fondamentale come quello dell'igiene e della sicurezza degli uffici giudiziari.
Ma quello che é ancora più grave é che, nonostante le nostre reiterate richieste, nessuno ci dice niente. Né il Comune di Firenze, né il Ministero di Grazie e Giustizia e né, tanto meno, la presidenza della Corte di Appello di Firenze.
Di fronte a questo silenzio, la Filcams Cgil di Firenze ha deciso di rompere gli indugi e pertanto di intraprendere un percorso di mobilitazione, attivando l'unità di crisi, proclamando lo stato di agitazione e preannunciando iniziative di sciopero.
Tutto ciò nella convinzione che le istituzioni coinvolte, ai vari livelli, non possano non battere un colpo.
"E' inaudito quello che sta accadendo. Capiamo le difficoltà che vi sono quando si realizza un cambio di committenza come quello in questione.
Quello che tuttavia é inaccettabile é il silenzio – dichiara Maurizio Magi della Filcams Cgil di Firenze.
Non vorremmo – aggiunge il sindacalista – che dietro a questo silenzio si celasse la volontà di mandare a casa oltre 50 lavoratori facendo in questo modo saltare un servizio che fino ad oggi é stato da loro svolto con professionalità e dedizione".
Fonte: Filcams Cgil - Ufficio Stampa
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